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Turkish Airlines Euroleague #Round15 2024-25: audax fortuna iuvat, la Virtus Bologna espugna Vitoria e prova ad invertire la china

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Bologna, 14 dicembre 2024 – Parlare del rocambolesco finale della gara di giovedì, immagino non abbia molto senso visto che la prodezza di Will Clyburn e la contestuale vaccata di Chima Moneke hanno fatto il giro del mondo, ma due parole per analizzare la partita della Segafredo penso si possano dire.

Se la prima gara del dopo Banchi contro la Stella Rossa non aveva dato i segnali di una svolta la gara del 12/12 e la vittoria al Forum qualcosa di diverso hanno fatto intravedere. Pur non essendo io certo che la scelta del coach montenegrino sia dovuta a mere considerazioni tecniche bisogna sottolineare alcuni cambiamenti che sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto nella gestione degli uomini.

E’ sotto gli occhi di tutti come Hackett abbia cambiato radicalmente il suo rendimento, e un Danyboy con lo sguardo della tigre è uno sprone per tutta la squadra, soprattutto difensivamente. Altro cambiamento epocale è quello dell’utilizzo di Grazulis, da giocatore che non vede il campo ad arma tattica da 22 minuti di media. Non voglio pensare che i due sopracitati non godessero della fiducia dell’ex coach o che facessero della fronda visto il rapporto che li lega al coach grossetano, ma la svolta è evidente.

Se l’impiego prolungato del Lettone a Milano era dovuto anche alla non presenza di un centro di ruolo nell’ Olimpia, l’impiego a Vitoria, soprattutto nel secondo tempo,  è stata una precisa scelta tattica del grande ex Ivanovic, visto che pur di aumentare la pressione e gestire i cambi sistematici contro gli avversari si è corso l’enorme rischio di farsi travolgere a rimbalzo offensivo, fondamentale nel quale durante la prima parte di gara la Virtus aveva eccelso grazie ad uno Zizic che pare stia dando con continuità un contributo importante, e ci è voluta l’insipienza di Howard e Moneke nel finale per non far pagare dazio a Bologna.

Altra nota importante è la gestione di Clyburn, stante l’assenza di Belinelli, il fuoriclasse americano ha giocato quasi 35 minuti, prendendosi in mano la squadra e decidendo la gara con la prodezza finale. Note stonate la gara di Tucker, ma non è una novità, quella di Morgan, poco incisivo, e l’utilizzo di Diouf, con coach Ivanovic l’unica lieta sorpresa del mercato bianconero vede poco il campo, e non se lo merita.

Per concludere, per una volta tutto, nel finale, è girato dalla parte giusta, dalla poca precisione ai liberi dei baschi, alle ingenuità commesse in serie dai giocatori di coach Laso, alla stessa gestione dell’ex allenatore di Real e Bayern, ma non ci sembra il caso di recriminare troppo, anzi, a caval donato non si guarda in bocca.

Highlights

Sala Stampa

Le parole di Coach Ivanovic al termine della gara:

Sono contento, ma abbiamo avuto tanta fortuna. Questo è il basket. Vittoria incredibile e importante per il futuro della squadra, deve credere e combattere. Abbiamo mostrato fiducia e carattere, ma dobbiamo giocare con più pazienza. Finale incredibile? Sì, ma abbiamo avuto l’occasione perché Baskonia ha sbagliato i liberi, noi siamo stati bravi a trovare giocate rapide. I ricordi a Vitoria? Molto belli, qui c’è stata la mia storia, la nostra storia.”

MVP di giornata Will Clyburn che con il gioco da quattro regala la vittoria ai suoi compagni di squadra. 23 punti, 4 rimbalzi e 4 assist per il numero 8 virtussino che ai microfoni a fine gara ha dichiarato quanto segue:

“Avevamo bisogno di tre punti e Toko me l’ha passata avendo fiducia. Tutti sanno che sto faticando e questa vittoria significa tutto”.

Altro protagonista di serata Toko Shengelia, a referto con una doppia-doppia (16 punti e 10 rimbalzi), che continua ad essere una sicurezza per tutta la squadra. Queste le sue parole al termine della gara: “Non abbiamo mai smesso di crederci. Will ha segnato un gran canestro ma non sottovalutate il tiro libero successivo”.

Baskonia Vitoria Gasteiz vs Virtus Segafredo Bologna 81-82

Parziali: 21-21; 17-17; 19-18; 24-26

Pagelle:

#0 Marcus Howard 5: serata infelice al tiro, poco attento, poco preciso ai liberi. La sua velocità è spesso un rebus insolubile per gli avversari, stasera l ha trasformata in frenesia.

#2 Sander Raieste n.g.

#6 Pavel Savkov n.e.

#8 Tadas Sedekerskis 7,5: è l’unico, insieme a Melli, che ho visto mettere tanto in difficoltà Shengelia nel pitturato. Ha montato una guardia implacabile togliendogli il suo post basso, finché è stato in campo il fuoriclasse georgiano ha fatto una gran fatica.

#10 Ognjen Jaramaz n.e.

#11 Trent Forrest 5: chiamato a sostituire Cody Miller-McIntyre è la stessa tipologia di giocatore, con metà della sua fisicità, giovedì sera abbastanza avulso da tutto.

#17 Nikolaos Rogkavopoulos 8: è alla sua seconda partita consecutiva di grande impatto, anche stasera sembra trasformarsi nel giustiziere dei bolognesi, ma la sua grande prova balistica non basta.

#18 Khalifa Diop 7,5: nel secondo tempo è un’ ira di Dio sotto il tabellone bianconero, abbranca qualunque cosa passi dalle sue parti.

#44 Kamar Baldwin 6,5: giocatore di sostanza, fisico, ed intelligente, all’esordio in Eurolega. Un’altra gemma pescata prima da Trento e valorizzata da Baskonia poi, la stoffa c’è.

#45 Dontae Hall 5,5: ha fisico, senso del rimbalzo, qi cestistico limitato ed enorme mimica facciale, ma in tanti che lo vedo sui palcoscenici di Eurolega non gli ho visto fare mai un passo in avanti.

#46 Ousmane Ndiaye n.e.

#95 Chima Moneke 4,5: spara a salve dalla distanza, si fa mangiare in testa da Clyburn e condisce il tutto con la sciocchezza finale del fallo, tanto talentuoso quanto impalpabile quando conta.

 

#6 Alessandro Pajola 6,5: oltre alla solita garra difensiva si rende anche pericoloso in attacco e sfrutta appena può il miss-match con Howard.

#8 Will Clyburn 8: lo si potrebbe chiamare anche poker face, non cambia mai espressione, ma stasera fa quello per cui è pagato, a tratti è immarcabile e nel finale mette una serie di canestri in velocità che tengono la Virtus a contatto, per poi chiudere col capolavoro finale.

#Riccardo Visconti n.e.

#21 Tornike Shengelia 7: altra doppia doppia fatta di rabbia e opportunismo. Dalle sue solite mattonelle va in grossa difficoltà contro Sedekerskis, e allora si allontana trovando gloria dai 3 punti.

#23 Daniel Hackett 6,5: non scintillante come a Milano, ma solido e finalmente pronto in difesa e non più agnello sacrificale per l’ avversario di turno, è troppo importante la sua grinta, per tutta la squadra.

#24 Andrejs Grazulis 6,5: soffre a rimbalzo, come è naturale, contro avversari più grossi, ma il suo senso della posizione e la prontezza nei cambi gli fa meritare i tanti minuti. Non forza nulla e mette un canestro pesantissimo nel finale, ben tornato Lazzaro.

#30 Matt Morgan 5: gioca a spizzichi e bottoni e non riesce ad entrare in partita. Deve conoscere e farsi conoscere dal coach, ma impiegarlo in questo modo, imho, non è il modo migliore per farlo rendere, farlo salire dopo 19 minuti di panchina per un eventuale ultimo tiro in isolamento è ingeneroso e non fruttuoso.

#33 Achille Polonara 5: il suo ingresso non è piaciuto al coach, visto che dopo 4 minuti di impiego lo toglie per un presunto errore offensivo e non gli fa più toccare il campo.

#35 Mouhamet Rassoui Diouf 5,5: il suo prova a farlo, come sempre, ma il suo ingresso in campo non vede il miglio momento della Virtus. Qualche minuto fra terzo e quarto quarto, quando i baschi banchettavano, come i Lanzichenecchi, facendo il Sacco del canestro virtussino, forse se lo sarebbe meritato.

#41 Ante Zizic 7: gioca un ottimo primo tempo, tramutando in oro tutto ciò che toccava, nel secondo tempo coach Ivanoivc preferisce il quintetto piccolo, comunque Ante ha dimostrato di poterci stare in questa squadra, basta usarlo e servirlo nel modo giusto.

#59 Rajon Tucker 5: io non so più cosa dire, prova a fare il compitino, ma alla fine la scelta che non ha senso deve sempre farla, come tirare in terzo tempo contro Diop che lo stoppa di gomito, non cosa abbia, ma non può essere questo.

#00 Isaia Cordinier 7: parte dalla panchina e viene gestito, fresco nel finale riesce a dare sferzate pesanti difensiva ed essendo ancora lucido non inanella errori, finalmente solido.

 

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