Inaugurato il nuovo edificio del Gervasutta con palestra e ambulatori
Il colpo d’occhio d’impatto: un edificio polifunzionale, all’avanguardia. Palestre moderne, vetrate affacciate sul verde; ambulatori estesi, per competenza e capacità d’erogazione. Una nuova ala del Gervasutta ha aperto sabato 14 dicembre le sue porte ad autorità e addetti ai lavori, l’inaugurazione scandita dalle voci di chi, anche raccogliendo il testimone dei predecessori, ha visto giungere al termine un percorso avviato a inizio millennio, nel 2002. Cammino lungo, senz’altro valorizzato da mura, attrezzature.
Corridoi e spazi esterni nei quali i presenti hanno indugiato, guidati da un sentimento comune: la soddisfazione per il bel traguardo tagliato. Ad esser tagliato è stato così pure il nastro. Certo, non prima dei ringraziamenti, degli excursus. Della benedizione con l’arcivescovo Riccardo Lamba: «Questa struttura è un segno concreto dell’attenzione verso le persone più fragili».
La struttura
Dalla vista aerea prima dell’intervento a un progetto sviluppato su più livelli, dal seminterrato fino al terzo piano. Ambulatori specialistici, terapia occupazionale; poi aula informatica, sala riunioni, stanza tecnologie. Salendo al primo piano, alle attività previste, ecco l’unità riabilitazione turbe neuropsicologiche acquisite, la riabilitazione patologie ad esordio infantile, la cardiologia riabilitativa e la pneumologia riabilitativa.
Su su, quindi, fino al secondo piano, alle palestre per i pazienti degenti, passando per uffici, servizi, vani tecnici e altri ambulatori. All’esterno, il nuovo percorso di addestramento per l’uso delle carrozzine, fra barriere ambientali pensate appositamente per un monitoraggio dei trattamenti riabilitativi.
Giornata da ricordare
«È questo un momento importante da condividere con tutti i colleghi – ha detto il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (AsuFC) Denis Caporale –. Se il Gervasutta oggi è un’eccellenza, lo si deve a chi vi ha lavorato in passato, a chi ci lavora adesso e a chi ci lavorerà. Un grazie, in particolare, alla dirigenza e all’ufficio tecnico. A tutte le persone che in questi anni hanno dato il loro prezioso contributo».
Dopo anni di attesa, sarà dunque possibile usufruire di questi spazi: «La struttura è pensata per gli utenti – ha proseguito Caporale –, così come per i dipendenti e la dirigenza che agiranno al suo interno. È vero, c’è voluto del tempo, troppo. Questo è un peso che ci portiamo dietro come amministrazione: le aziende sanitarie a volte fanno fatica. Ma questa inaugurazione rappresenta per noi anche un segnale di speranza relativamente a dove siamo arrivati, con la prospettiva che i tempi, in futuro, vengano accorciati.
Le cifre
La copertura finanziaria edile-impiantistica ammonta a più di 13 milioni di euro, derivanti da fondi regionali. Una successiva donazione del 2022 da parte di Civibank gruppo Sparkasse, di quasi 28 mila euro, ha permesso la realizzazione del percorso di training esterno per l’addestramento all’uso della carrozzina. Gli interventi già approvavi da parte del Nucleo di valutazione degli investimenti sanitari e sociali (Nviss) sono di 850 mila euro: serviranno per l’aggiornamento tecnologico dell’istituto.
Ma altri importanti fondi sono derivati dalla donazione della famiglia Marzona: gli oltre 680 mila euro dell’omonimo lascito daranno modo al Gervasutta di acquistare attrezzature per il nuovo corpo palestre e ambulatori (107 mila euro circa). L’importo finanzierà anche interventi per l’ospedale di Udine e quello di Tolmezzo. Totale della copertura finanziaria: 14 milioni 186 mila 442,59 euro.
Le prestazioni
Le attività ambulatoriali che verranno svolte nel nuovo edificio del Gervasutta sono: cardiologia riabilitativa (circa 9 mila 500 prestazioni nel corso del 2023); pneumologia riabilitativa (15 mila 873); riabilitazione patologie ad esordio infantile (7 mila 215); unità riabilitativa turbe neuropsicologiche acquisite (circa 11 mila prestazioni nel 2023).
Le voci
Presente, per l’occasione, l’assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi: «Questa è un’inaugurazione di estrema importanza frutto del lavoro di tanti». A intervenire è stata anche la direttrice facente funzione del Gervasutta Lucia Lesa. Dal suo pensiero lo sprone a proseguire sul sentiero tracciato, da quello che è sì punto d’arrivo ma anche di partenza: «Siamo di fronte al risultato di tanti anni di lavori, di investimenti. Da qui si dovrà procedere per poter portare al meglio sempre di più i trattamenti e avvicinarci ancora di più agli utenti».
Dal Comune di Udine, la riflessione dell’assessore ai Lavori pubblici Ivano Marchiol: «Per noi la soddisfazione è grande in quanto vediamo materializzarsi un intervento di assoluto rilievo. Tutti gli attori coinvolti sono interessati a continuare a far sì che questo luogo resti una primizia per il territorio». Il plauso alle istituzioni è quindi arrivato Mario Brancati, presidente della Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie: «La nostra è una regione all’avanguardia. È stato raggiunto un altro importante risultato».