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“Sono una nonna cattiva, amo i miei nipoti ma non li voglio intorno a Natale: vengono qui a fare casino e mangiare gratis”: la storia di Marie e il “bornout dei nonni”

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“Sono la nonna Grinch del Natale”. Con questo “grido di battaglia” Marie, un’85enne di Brooklyn con un seguito social da star, ha acceso il dibattito sull’impegno dei nonni durante le feste. Stanca di cucinare per un esercito di nipoti con esigenze alimentari diverse e di assistere ai loro litigi, la signora ha deciso di dire “basta” e chiudere la porta di casa alla sua famiglia. Sì, perché il Natale, simbolo per eccellenza di unione familiare e convivialità, può trasformarsi in un incubo per alcuni nonni moderni, oberati da aspettative e richieste. Così “Bad Granny”, con oltre 370.000 follower su TikTok e 92.000 su Instagram, non ha paura di dichiarare: “Amo i miei nipoti, ma non ce la faccio più, non li voglio intorno a Natale. Devo cucinare sempre tutto io”, si lamenta al New York Post. “Sono una nonna cattiva, ma non ce la faccio più”.

Marie racconta che ogni Natale si ritrova a fare i conti con le infinite richieste alimentari dei suoi sette nipoti: “Qualcuno è vegano, qualcun altro è intollerante al lattosio, uno non mangia carne di manzo, un altro non mangia pollo. Non posso più farcela”, confessa al New York Post. Come se non bastasse, descrive il caos che si genera nella sua casa durante le feste: “Vengono a casa mia, litigano, fanno un disastro e si approfittano della mia disponibilità”.

Nonostante le sue lamentele, l’85enne ama profondamente la sua famiglia. I suoi video sui social mostrano il legame speciale che ha con i nipoti e la sua capacità di sdrammatizzare anche i momenti più difficili. Tuttavia, il periodo natalizio resta per lei una fonte di stress e non è la sola. Sempre più nonni si trovano a vivere situazioni simili, tanto che gli esperti hanno coniato il termine “burnout dei nonni“. Uno studio dell’Università di Turku, in Finlandia, ha evidenziato come l’accudimento di bambini possa risultare fisicamente ed emotivamente gravoso per gli anziani: “Prendersi cura di bambini piccoli è una sfida, specialmente per gli adulti più anziani con risorse di energia limitate. Un coinvolgimento attivo può sovraccaricarli e influire negativamente sulla loro salute e benessere”, spiegano i ricercatori.

E il malessere è sentito: “Ho già dato con la genitorialità”, racconta al Ny Post Katie Peterson, un’influencer 52enne e nonna. “Ora ho una vita mia: viaggi, cene fuori, amici. Dedico un giorno a settimana a mia nipote, ma è tutto ciò che posso fare”. Anche Tammie Kelton, 50 anni e nonna di quattro nipoti, ha adottato un approccio non convenzionale al Natale: niente regali sotto l’albero, ma un contributo economico versato in conti bancari destinati al loro futuro. “Non è denaro per matrimoni o auto. È per il loro futuro”, spiega. La sua decisione ha suscitato critiche, ma lei risponde con fermezza: “I miei nipoti potrebbero non capire ora, ma ci sono cose più importanti dei regali di Natale”.

L'articolo “Sono una nonna cattiva, amo i miei nipoti ma non li voglio intorno a Natale: vengono qui a fare casino e mangiare gratis”: la storia di Marie e il “bornout dei nonni” proviene da Il Fatto Quotidiano.