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Restauro della chiesa dei Gesuiti a Cannaregio: lavori da 4,5 milioni di euro con il Pnrr

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I tubi innocenti delle impalcature sono comparsi in questi giorni sull’imponente facciata della chiesa dei Gesuiti, a Cannaregio. Dopo lunghe attese e attenti approfondimenti, iniziano dunque i lavori di restauro dello storico edificio di culto, consacrato nel ’700 e celebre per la sfarzosa decorazione interna di marmi, stucchi e affreschi.

Grazie ai fondi provenienti dal Pnrr, per l’intervento sono stati stanziati circa quattro milioni e mezzo di euro. Sotto l’occhio vigile della Soprintendenza e dell’ordine dei Gesuiti con l’ingegnere Andrea Dioguardi, i lavori proseguiranno fino alla fine del 2025. Si tratta di un cantiere particolarmente delicato, visto che si svilupperà anche in altezza, coinvolgendo sia l’esterno che l’interno della chiesa.

Oltre al restauro della facciata, si interverrà anche sulla copertura della chiesa e sulle tegole. Per quanto riguarda invece l’interno, si procederà con la conclusione dei lavori di consolidamento degli stucchi della navata centrale, ultimo lotto di una serie di lavori iniziati negli anni scorsi che hanno già portato al restauro dell’altare centrale.

Dai monitoraggi compiuti negli ultimi mesi, i tecnici si erano infatti accorti dell’ossidazione del fil di ferro inserito negli stucchi, con conseguente rischi di perdita di materiale e cadute.

«Approfittando del ponteggio», aggiunge Dioguardi, direttore del collegio attiguo alla chiesa, «saranno compiuti altri rilievi per eventuali futuri interventi. Sarebbe infatti auspicabile che in futuro si riuscisse a restaurare l’organo della chiesa. Nel 2018 grazie a un intervento della Fondazione Svizzera con 500 mila euro è stato realizzato il restauro della Cappella dei Tessitori. La speranza è che l’unione di pubblico e privato possa farsi carico anche del restauro dell’organo per rendere giustizia a una chiesa tanto bella».

Di proprietà del Fec (fondo edifici di culto) facente capo al ministero degli Interni, la stazione appaltante per l’intervento di restauro è il rappresentante territoriale dell’ente, cioè la Prefettura. «Siamo particolarmente contenti», spiega il prefetto Darco Pellos, «che durante il periodo natalizio possa essere inaugurato un cantiere così importante».

Una doppia rinascita, quindi, per i Gesuiti. Già perché solo due mesi fa, a distanza di dieci anni dall’ultima volta, la chiesa è tornata ad avere un suo rettore e a ospitare le messe alla domenica. Negli ultimi tempi, l’edificio in stile barocco aveva ospitato saltuariamente qualche cerimonia ma era tuttavia sprovvista di un rettore responsabile da quando i gesuiti avevano abbandonato la struttura di Santa Maria Assunta (questo il vero nome della chiesa).

In estate, la Compagnia di Gesù ha nominato in questo ruolo padre Alessandro Piazzesi, nato a Firenze nel 1959, attualmente residente a Padova, presso il centro Antonianum. «Siamo particolarmente contenti di come sta andando in questi primi mesi», spiega padre Piazzesi, «la ripresa delle attività è stata e continuerà ad essere all’insegna del dialogo con il territorio e con la vicina parrocchia di Santi Apostoli».