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Rubate le letterine dei bimbi di Voghera a Babbo Natale

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VOGHERA. Il Grinch è a Voghera. O, se non è lui in persona, deve avere quanto meno dei complici in città. Viene da pensarlo a vedere quanto faticosamente stia arrivando il Natale nella capitale d’Oltrepo, dove lo spirito delle feste sembra ai minimi storici. È di ieri mattina una notizia sconcertante: il furto, da parte di ignoti, delle letterine per Babbo Natale custodite nella cassetta delle lettere posizionata in via Bidone dal negozio “0337 Tutto Telefonia”. La pittoresca casella postale, tutta in legno, era stata collocata lo scorso sabato, ma il suo contenuto è rimasto intatto per pochi giorni. Qualcuno, nottetempo, ha sottratto dall’interno gli scritti dei bambini, forse nella speranza di trovare all’interno delle buste qualcosa di valore.

«Sono tre anni – racconta il titolare – che nel periodo delle feste posizioniamo la cassetta, e non era mai successo nulla del genere. Controlliamo l’interno periodicamente e ieri siamo rimasti veramente sconcertati nel vedere che le lettere, presenti il giorno prima, la mattina mancavano all’appello. Non riusciamo a capire cosa sperassero di trovare: sono i desideri dei bambini, e sottrarli è veramente assurdo. Ci abbiamo riso sopra, per carità, ma è vergognoso».

E il furto delle letterine è solo l’ultimo dei boicottaggi al Natale registrati in città, perché pochi giorni fa è stato rubato persino uno dei tappeti rossi che i commercianti dell’associazione “Voghera da scoprire” hanno fornito ai loro associati per abbellire la strada davanti alle loro vetrine. A finire nel mirino dei ladri, questa volta, è stata la profumeria “Olfatti” di via Emilia, che si è vista rubare la passerella poche ore dopo che era stata posizionata. Che si tratti di qualcuno che odia davvero il Natale o, più semplicemente, di qualcuno a cui serviva un tappeto su cui far sfilare gli ospiti la sera di Capodanno, è difficile a dirsi. Senz’altro, però, i due episodi fanno seguito a un inizio di festività che a Voghera era partito da principio con il piede sbagliato. Ad aprire le danze era stata la polemica relativa all’abete posizionato provvisoriamente sul sagrato del Duomo, poi spostato nel villaggio di Babbo Natale. È stato sostituito da un esemplare luminoso decisamente più grande che, comunque, non ha mancato di destare commenti negativi sui social. Un altro albero che ha scatenato le critiche dei vogheresi, poi, è l’abete installato davanti alla chiesa di Medassino: scarno di suo, è stato decorato con un filo di luminarie forse ancora più spoglio. «In piazza ci sono 16 piante, 3 pini e un cipresso – ci dice scuotendo la testa un residente del quartiere – ma, incomprensibilmente, hanno preferito posizionare sul sagrato un albero di Natale a malapena degno di questo nome». Serena Simula