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AVV. CARBONE: “Una città come Catania ha oneri e onori, mi aspetto chiarezza sul progetto”

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L’avvocato Fabrizio Carbone, tifoso, esperto in materia sportiva e componente – tra l’altro – dell’Associazione Catania Rossazzurra, si è espresso così ai microfoni di Sicilia 242:

“Sei punti con Potenza e Sorrento? Le partite si giocano, non si vince mai prima di scendre in campo. Dipenderà come si approcceranno alle partite, a cominciare dall’impegno di sabato. Grella è persona capace e intelligente, bisogna responsabilizzare il gruppo, facendo capire che non si possono avere cali di tensione se hai delle ambizioni, vanificando gli sforzi fatti andando a perdere quei punti che magari avresti meritato”.

“Più che il distacco del Catania dal Benevento mi interrogherei sul perchè del -1 di penalizazzione, a che punto siamo con le strutture. Mi aspetto chiarezza sul progetto. Una città come Catania ha oneri e onori perchè ti ha donato 35mila abbonati in questi anni, al di là della giusta riconoscenza per avere rilevato il titolo. Partendo con più di 10mila abbonati in D a scatola chiusa, poi altri 14 mila quasi in C e l’anno dopo con un numero altrettanto importante di abbonati malgrado una salvezza agguantata all’ultima giornata ed i playoff disputati grazie alla vittoria della Coppa Italia, competizione nella quale non è stata rispettata la coccarda sulla maglia, prima scendendo in campo con la casacca di allenamento a Chiavari, poi con l’1-5 maturato col Trapani”.

“Ricordo le parole iniziali di Grella quando disse che il Catania deve essere in grado di reggersi da solo e, al raggiungimento di tale scopo, fosse necessario lo sviluppo del settore giovanile. Ci vuole tempo per fare questo e serve pazienza, ma è inevitabile che qualcosa non c’è e non si vede nemmeno da lontano, mi riferisco alle strutture. Così non valorizzi il settore giovanile. Qualcosa in tal senso bisogna farla perchè non è sufficiente il ‘Cibalino’. Sono consapevole delle difficoltà burocratiche, su Torre del Grifo si fa un ragionamento e ci sta ma intanto il tempo passa. Anche se il Catania dovesse arrivare in B, poi diverrebbe complicato poter sostenere la crescita di un settore giovanile perchè avresti sempre l’imminenza di raggiungere un risultato. E’ importante capire quali sono i passaggi che si stanno facendo e cosa preveda nel dettaglio il business plan del gruppo Pelligra. Arrivati a due anni e mezzo di gestione, si è in linea con gli obiettivi prefissati? O c’è stato un ritardo? Si intende accelerare?”.

“A Catania c’è una media spettatori di 16mila a partita. Io sono per predicare equilibrio ma la piazza etnea è emotiva, loro stanno imparando a conoscerla e non si può di certo additare a qualche mugugno il fatto che ci siano delle evidenze che qualcosa non ha funzionato. A me non preoccupa l’aspetto tecnico perchè l’ossatura della squadra è forte e sarà interessante capire come intervenire sul mercato di gennaio in maniera chirurgica, ma le critiche ci stanno. A mio avviso andrebbero anche individuate delle figure dirigenziali che in maniera specifica si occupino di andare a coccolare il giocatore che ha bisogno di essere coccolato perchè la piazza lo opprime, ma frenare anche il calciatore se vive troppo la città. Nel calcio moderno dove quasi non c’è più filtro tra il giocatore e il tifoso, serve avere un sostegno da questo punto di vista”.

“Toscano? Un allenatore che vince dei campionati in gironi diversi, in piazze complicate, è un allenatore che riesce a gestire il campionato nel lungo periodo. Il torneo di C ha diverse insidie, soprattutto quello meridionale ed è particolarmente complicato se non sei sempre sul pezzo. Da un punto di vista di dotazione caratteriale e tecnica Toscano è una garanzia, il problema poi è capire il materiale umamo a disposizione. Gran parte di questo materiale è stato scelto anche da lui, più o meno personalmente. Non bisogna nascondere sotto il tappeto che Toscano è bravissimo affiancato da Faggiano, ma questo processo di costruzione è stato interrotto nel momento cruciale, come se ad un certo punto quando volevi mettere la stella di Natale sull’albero hai messo la stella fatta di cartoncino perchè sono accadute delle contigenze che non ci hanno ben spiegato e non ti hanno permesso di completare in modo evidente la squadra. Le criticità che Toscano ha vissuto alla vigilia della stagione ufficiale dimostrano che questa squadra non è stata completata come Toscano avrebbe desiderato“.

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