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Декабрь
2024

Decalia SA: previsioni positive per i mercati statunitensi

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Il 2025 si prospetta come anno finanziario che promette ottimi guadagni. È quanto emerge dal rapporto di Decalia SA, la società svizzera di gestione degli investimenti, intitolato “Prospettive sul 2025: cosa succederà dopo la performance dei Grand-Cru Usa”.

Anche il 2024 andrà in conto come un’annata particolarmente positiva, soprattutto per i mercati azionari statunitensi, con l'S&P500 in rialzo di ben il 26,5%. Non più tardi di due anni fa la visione consensuale delle prospettive statunitensi è passata da un'imminente recessione statunitense (2023), a una tiepida crescita degli utili con un atterraggio morbido e traballante (2024), fino a previsioni di utili a due cifre e nessun atterraggio (ad oggi).

“Persino noti strateghi ribassisti come Mike Wilson (Morgan Stanley) e Dubravko Lakos (JPM) hanno gettato la spugna e previsto un rialzo dell’S&P500 nel giro di un anno... il che ci rende leggermente più riservati, in tutta onestà, poiché preferiamo avere una convinzione elevata (positiva) a fronte di un consenso più neutrale/negativo, come nel 2023 e nel 2024”, si legge nel rapporto.

Confermato nel rapporto l’outlook positivo anche per il 2025, spinto principalmente da IA e dall’agenda economica trumpiana: “Il super ciclo dell'IA indica che la tecnologia associata si sta espandendo oltre gli investimenti nel livello dell’infrastruttura hardware per monetizzare l'IA (ad esempio con applicazioni software)”. Per quanto riguarda l’agenda Trump, le positività derivano dalla centralità posta “sull'ottimizzazione dei costi governativi con l'iniziativa DOGE e, in misura minore, su una forte spinta alla deregolamentazione e a un programma di reindustrializzazione”.

Questi fattori portano Decalia SA a prospettare “maggiore crescita degli utili e, pertanto, ci aspettiamo che la crescita degli utili nel 2025 sia superiore (e anche più diffusa) alle già rosee aspettative top-down sugli utili statunitensi. Questo è il principio fondamentale della nostra (più moderata) visione positiva, che aiuta le aziende a crescere nei loro (elevati) multipli”.

Per quanto concerne la produttività Decalia afferma che “la situazione sia orientata in senso positivo” per i settori industriali nazionali statunitensi, le società software, e le midcaps americane, mentre è “potenzialmente negativa” per “alcune sacche nel settore dell'assistenza sanitaria, vista la retorica piuttosto ostile dell'amministrazione Trump e l’aumento vertiginoso dei costi sanitari rispetto al PIL in molti paesi, e in particolar modo negli Stati Uniti”, negativa invece per “l'Europa, dato che rischia di essere la più colpita dai dazi, direttamente e indirettamente (ad esempio, essendo terreno di dumping dei prodotti cinesi), ma anche questo è molto consensuale”.

In conclusione, Decalia continua “a vedere un rialzo per i mercati azionari, con l'S&P500 che potrebbe decollare nella prima metà del 2025 dal minimo del numero del diavolo toccato nel 2009 (vale a dire da 666 a 6660), con un ambiente fruttuoso per i selezionatori di titoli bottom-up, come noi, man mano che la partecipazione azionaria si amplia. Ciò dovrebbe giovare all'approccio ad alta convinzione, ma sempre equilibrato, che abbiamo costantemente applicato nel corso degli anni per le nostre competenze multitematiche”.