Morto nel sonno il medico legale Banfi. Lavorava in tutto il Veneto
È mancato improvvisamente a 73 anni il dottor Maurizio Banfi, tra i più stimati medici legali della città e del Veneto. È morto nel sonno, colpito probabilmente da un infarto, venerdì mattina. Nonostante l’età gli permettesse di stare in pensione, Banfi era molto impegnato nel lavoro e proprio venerdì era atteso per una consulenza in tribunale ad una udienza.
Stava seguendo importanti processi, alcuni in veste di consulente tecnico di parte. Veniva considerato dai magistrati una persona molto affidabile, per questo gli venivano assegnati anche i casi più delicati.
Era irreprensibile, rigoroso e una persona appassionata del proprio lavoro. I suoi 73 anni li passava impegnato tra il lavoro – lo studio è in via Zabarella – e lo sport. Era un atleta, sciava, giocava a tennis e frequentava la palestra. Anche per questo la sua morte ha reso tutti ancora più increduli.
Il professionista lascia nel dolore la moglie Monica (già professoressa di Farmacia a Padova) e le figlie Federica, avvocato, Maria e Caterina, oltre ai fratelli Roberto e Paolo.
«Rimpiangiamo un uomo di infinite sensibilità e bontà: marito attento e premuroso, padre trepido ed affettuoso, fratello maggiore sempre responsabile e vicino, professionista apprezzato». Questo il loro ricordo.
Banfi si era laureato in Medicina nel 1979 a Padova, frequentando la Scuola di specializzazione in Medicina Legale e delle Assicurazioni, diretta dal professor Francesco Introna. È stato consulente medico-legale del Patronato Inac, Enapa ed Enasco e più volte membro, dal 1986 al 1992, della Commissione per l’accertamento della morte cerebrale attivata dall’allora Usl 21 di Padova. Socio dal 2011 (anno di fondazione) della Società Medico Legale Triveneta.