ru24.pro
World News
Декабрь
2024
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

Il vescovo all’Immacolata: «A Padova cantieri per dare casa a chi la cerca»

0

E’ toccato al vescovo, mons. Claudio Cipolla, in assenza del sindaco Sergio Giordani, sostituito dall’assessore alla mobilità Andrea Ragona, rivolgere ai presenti, nell’ambito della Festa dell’Immacolata che si è celebrata in Piazza Garibaldi (ex Piazza Dei Nosein), l’8 dicembre a mezzogiorno, il discorso centrale della cerimonia, in cui ha toccato i temi della famiglia, degli adolescenti, della solidarietà, immigrazione, giustizia sociale ed anche della sicurezza in città.

«Se non ci fossero le cucine popolari, il degrado sarebbe maggiore», ha detto il vescovo ai margini dell’intervento ufficiale, «Non dobbiamo difenderci dall’accoglienza, ma dobbiamo formulare proposte costruttive affinché gli immigrati s’inseriscano nel modo migliore».

Vari i temi che ha toccato nel discorso pronunciato prima che i vigili del fuoco, in collaborazione con i tassisti, guidati dal presidente della Corapa, Nicola Dal Corso, deponessero il tradizionale cuscino di fiori a forma di cuore sulla sommità della colonna romana dove c’è la statua della Madonna Immacolata.

«Una città armoniosa si costruisce a partire dalla realtà della vulnerabilità e non dall’illusoria pretesa della sicurezza», ha detto mons. Cipolla, «Nella vulnerabilità comprendiamo il nostro essere con-sorti e riusciamo a comprenderci gli uni negli altri. E’ questa la prima pietra di costruzione delle relazioni interpersonali ed istituzionali. Troppo spesso come istituzioni ragioniamo ed improntiamo le nostre attività in termini di servizi agli utenti piuttosto che di collaborazione con i cittadini».

Subito dopo ha parlato anche di famiglie, città ed in particolare di lavoro e di casa. «Padova è un cantiere di infrastrutture e insieme desideriamo sia un cantiere di alloggi per chi cerca casa; di accoglienza per chi cerca futuro; di imprenditorialità e di lavoro; di condivisione con chi soffre ed è solo; di solidarietà con chi è povero; di contrasto alla criminalità organizzata, al gioco d’azzardo, allo spaccio di stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione».

Nella parte finale, monsignor Cipolla ha affermato che, in occasione del Giubileo 2025, sono tre gli ambiti che dovranno essere tenuti presenti più degli altri: la casa, gli adolescenti e gli anziani. Il vescovo ha poi aggiunto che «Viviamo in una città ricca di bellezza e di cultura, di storia e d’innovazione e dobbiamo partire proprio da queste radici e dalla creatività che guarda al domani per risignificare il tempo e lo spazio della condivisione e della cura. Che, poi, è la cura verso l’umanità fragile, che ha i tratti dell’ascolto, della vicinanza, dell’attenzione, del riconoscimento e della valorizzazione delle persone, nella loro realtà e verità».

L’assessore Ragona, nel suo breve intervento, ha esaltato il valore dei lavoratori che s’impegnano nei trasporti pubblici ed anche del tempo prezioso che fanno risparmiare ai cittadini che si devono spostare da un posto all’altro.

In piazza erano presenti il consigliere provinciale Luigi Bisato, la consigliera regionale Elisa Venturini, vari consiglieri comunali, tra cui Gianni Berno e Nereo Tiso, Amedeo Levorato, i mantelli azzurri dell’Immacolata, tra cui il macellaio Lino Zulian, rappresentanti della Polizia di Stato, dei carabinieri, tra cui il luogotenente Merli, il vice-prefetto vicario Luigi Vitetti, il comandante dei vigili Lorenzo Fontolan, alcuni uomini della Protezione Civile, di BusItalia Veneto ed anche dei Marinai d’Italia.

Applausi nel momento in cui i vigili del fuoco, guidati dal comandante Lo Moro, hanno deposto i fiori intorno alla colonna con sopra la Madonna dell’Immacolata, considerata ormai la protettrice di tutti quelli che lavorano nel settore dei trasporti, che è stata messa in quel posto nel 1954 andando a sostituire Giuseppe Garibaldi, trasferito davanti ai giardini degli Scrovegni.