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Il presidente del calcio: «Più di due insufficienze? Non si gioca»

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La società aveva allestito una giornata di festa. Il teatro Sociale di Mantova stracolmo di giocatori, con le loro famiglie, per scambiarsi gli auguri di Natale. C’erano tutti: dagli “under 9” ai calciatori della prima squadra.

Due generazioni sorridenti, arrivate per festeggiare questa squadra pescata dalle sabbie mobili della Serie C dall’imprenditore veronese Filippo Piccoli. E, nel giro di un anno, riuscita a vincere il campionato e a raggiungere la B dopo 14 anni: serie dove attualmente continua a veleggiare intorno a metà classifica.

Il monito del presidente

Il palco affollato di dirigenti: il presidente Piccoli, il tecnico della prima squadra Davide Possanzini, il responsabile del vivaio Marco Fioretto. Ebbene, a un certo punto della serata è stato proprio Piccoli ad afferrare il microfono per prendere la parola: «Si alzi, in tutta onestà, chi ha più di due materie insufficienti». Poche parole, sicuramente inaspettate in un’occasione del genere, bastate però a silenziare una rumorosissima platea di ragazzi.

Numero più, numero meno, si sono alzati in trenta. E lì in mezzo ci sarà stato anche qualche “numero 10”, magari il bomber capace di risolvere la partita al 90esimo minuto, oppure i guantoni in grado di coprire qualsiasi spicchio di porta, o il muro invalicabile per gli avversari diretti verso la rete.

Poco importa, perché poi il presidente si è rivolto agli allenatori: «Se entro marzo questi ragazzi non avranno rimediato alle insufficienze scolastiche, il prossimo anno non giocheranno più nel Mantova – ha sentenziato –. Non parlo molto, ma, quando dico una cosa, la faccio.

Le reazioni

A marzo parlerò con i responsabili delle scuole per un riscontro. Questo perché il Mantova è una società composta da persone serie e preparate. E il compito di voi ragazzi, per ora, è quello di andare bene a scuola e crescere con la schiena dritta» ha detto l’imprenditore veronese, classe ’73, laureato in Economia aziendale alla Mib Trieste School of Management, fondatore e Ceo dell’azienda Sinergy.

L’eco della notizia ha superato i confini di Mantova e il monito dell’imprenditore veronese ha ricevuto il plauso di molti: avvertimento utile, che parla la stessa lingua dei ragazzi, per convincerli a non abbandonare la loro passione, ma, contemporaneamente, nemmeno a tralasciare gli studi.

E così i calciatori del Mantova – magari assi in campo, ma non sui libri – da oggi avranno un buon motivo in più, per rimettersi in pari con gli studi. Per poi, certo, tornare a entusiasmarsi e a entusiasmare correndo dietro un pallone e sognare di dedicare il loro futuro lavorativo in biancorosso. Ma con un diploma nel proprio curriculum.