Elezioni comunali, per Voghera e Vigevano voto rimandato al 2026
PAVIA. Le elezioni amministrative di chi ha votato nel 2020 si terranno nella primavera del 2026. È quanto stabilisce una circolare del ministero dell’Interno che ha previsto il voto amministrativo fra il 15 aprile e il 15 giugno del 2026 per i Comuni che, a causa della pandemia, andarono alle urne nel settembre del 2020 anziché nella primavera di quell’anno, come avrebbero dovuto. La questione, in provincia di Pavia, interessa otto amministrazioni: Voghera, Miradolo, Vistarino, Vellezzo, Pieve del Cairo, Pizzale e Silvano Pietra e Vigevano. Per quest’ultimo Comune c’è però un punto interrogativo legato alle indagini per corruzione che hanno portato all’arresto dell’attuale sindaco, Andrea Ceffa (ora ai domiciliari). Ceffa è sospeso, per ora, dalla carica. Se il Comune venisse commissariato, a Vigevano si potrebbe votare anche prima. Per tutto gli altri Comuni la situazione invece è stata chiarita dalla circolare diramata dal ministero proprio ieri pomeriggio, che ha optato per far concludere il mandato completo, vale a dire di cinque anni, a quei sindaci che erano stati penalizzati dal periodo del lockdown. «Considerato che il mandato quinquennale dei Comuni in questione si esaurisce nel secondo semestre del 2025 – precisa la disposizione del ministero degli Interni – il rinnovo elettivo di quegli enti dovrà rispettivamente svolgersi nella finestra temporale dal 15 aprile-15 giugno dell’anno successivo al compimento del quinquennio». Nello specifico, chi aveva votato ad ottobre del 2020 – come gli otto Comuni pavesi – andrà a votare nella primavera del 2026.
Una soluzione che era stata auspicata, del resto, dalla maggioranza dei sindaci interessati, convinti che il voto anticipato al prossimo anno (sottraendo sei mesi di amministrazione) li avrebbe penalizzati. Soddisfatto della decisione del ministero il presidente di Anpci Lombardia (e sindaco di Inverno e Monteleone), Enrico Vignati: «Era quello che ci eravamo auspicati, la scelta più saggia da fare per chi è stato penalizzato dalla pandemia nel 2020».