Arianna Meloni: “A Giorgia regalerò a Natale qualcosa che le ricordi che non è sola in questa battaglia”
“A Giorgia a Natale regalerò qualcosa che le ricordi che non è sola in questa battaglia”. Parla Arianna Meloni a poche ore dall’apertura di Atreju, la manifestazine della destra che si terrà al Ciroco Massimo per una settiamana. “Le regalerò qualcosa che le faccia sentire l’affetto e la vicinanza di chi le vuole bene, anche nella più dura delle battaglie”. La sorella del premier pur lontana dai riflettori è una donna che sta dando tutta la sua capacità organizzativa per consolidare e coadiuvare la comunità politica di FdI . Con La voce del patriota ha fatto il punto sulla sua attività come capo della segreteria politica e del settore adesioni del partito a poco più di un anno dall’ufficializzazione. C’è tanto cuore in questo colloquio.
Arianna Meloni: “Non lascio liquidare la mia militanza da qualche male informato”
Un’ufficializzazione sulla quale i media hanno ricamato per un anno intero. “Certo, ma non lascio liquidare i miei trent’anni di militanza da qualche male informato che per attaccare il Presidente del Consiglio dice cose inesatte. Qualcuno, forse, ha finto di non sapere che non esiste un segretario politico nello statuto di Fratelli d’Italia. E che tale documento prevede solo il ruolo di Presidente Nazionale. Quindi si è voluto montare la storiella del familismo per insinuare che Giorgia mi avrebbe ceduto le redini del partito, ma si tratta di una fake news”.
Arianna Meloni: FdI non si arrocca nei palazzi
“FdI è un movimento strutturato sul territorio e a livello nazionale. Pertanto si articola in dipartimenti che con la crescita del partito si stanno anche riorganizzando. Soprattutto perché ora che siamo al governo, molte figure di responsabilità siedono in ruoli chiave per la Nazione. Si è dunque reso necessario un assetto che ci consentisse di continuare a dialogare e collaborare con tutti i nostri livelli, fino all’ultimo iscritto e simpatizzante” Perché c’è un tratto distintivo: “Fratelli d’Italia – precisa Arianna Meloni- nonostante i numerosi e gravosi impegni istituzionali di molti, non si arrocca nei palazzi, dimenticando il vasto popolo che ci ha sostenuti e continua a farlo. È da qui che nasce l’esigenza di formalizzare un ruolo che svolgo da sempre, come tutti sanno: di punto di riferimento e figura operativa nell’ambito della segreteria politica e delle adesioni, dipartimento di cui sono la responsabile. Al momento contiamo circa una cinquantina di dipartimenti, come quello dell’organizzazione guidato da Giovanni Donzelli; o quello del programma di cui è responsabile Francesco Filini, molti guidati da bravissimi dirigenti politici, ma anche da tecnici di assoluta professionalità che producono contenuti sui temi di maggiore interesse per la Nazione”.
“La mia attitudine è il contatto umano. “Gli italaini ci chiedono di non mollare”
Il bilancio di questo periodo è molto positivo. “Sono molto soddisfatta. In questi mesi ho potuto incontrare tantissimi cittadini, non solo attivisti di partito. Cosa che amo fare più di tutto perché la mia attitudine militante fa sì che preferisca sempre il contatto umano alle prime file e ai palchi. Così, stando tra la gente, da questa condizione che considero privilegiata perché è un punto di osservazione genuino, ho constatato che tantissimi italiani tifano per noi. Ci chiedono di non mollare e di andare avanti nel lavoro che stiamo facendo al governo. Le persone sanno che con noi l’Italia è ripartita, nonostante l’incessante martellamento della propaganda di sinistra e, diciamolo, anche anti-italiana molto spesso”.
Il bilancio di un biennio di governo
Alla vigilia dell’insediamento di questo esecutivo si sono sollevate numerose voci catastrofiste. “Oggi invece possiamo certificare, dati alla mano, un biennio di Governo Meloni caratterizzato dai maggiori indici positivi. Penso innanzitutto alla stella polare di questo esecutivo che è stata l’assoluto rispetto per il programma votato dagli italiani, raggiungendo il massimo storico di occupati e il tasso di disoccupazione giovanile più basso di sempre. Senza contare i livelli di spread nella norma e il PIL più alto della media UE. Il Sud è diventato la locomotiva d’Italia e gli accordi per lo sviluppo e la coesione con regioni e province autonome hanno contribuito alla coesione e al rafforzamento dell’unità nazionale”.
L’affetto quotidiano delle persone
Altri punti di forza del governo: “La ritrovata centralità dell’Italia nel mondo grazie alla politica estera di questo Governo; le misure sulla sicurezza e il calo degli sbarchi di immigrati irregolari; raggiunta anche attraverso la capacità diplomatica dell’esecutivo Meloni. Potrei parlarne per ore: ma il senso di tutto questo lavoro svolto lo si coglie solo quando incontrando le persone. E senti di poter essere orgogliosa di quanto si stia realizzando. La gente sa distinguere tra propaganda e realtà e te lo dimostra con l’affetto quotidiano e le manifestazioni di sostegno che ci giungono”.
“Il mio ricordo di un Atreju del 1998…”
Parlando di Atreju Arianna Meloni precisa che fin dall’inizio “Atreju è stata una festa di parte, ma non esclusivamente di partito. Ci siamo sempre aperti al confronto”. Ricorda con ironia un episodio del passato: “Giovanissima, nel 1998, alla guida di un furgone carico di materiali per l’allestimento della prima edizione. Immaginate: io così piccola alla guida di un furgone tanto grande mi chiedevo se ce l’avrei fatta ad arrivare incolume e portare a termine il mio compito! Oggi la leggo come una metafora di quello che sarebbe accaduto a tutti noi, che con le nostre “piccole mani” siamo stati chiamati a muovere le ruote della nostra grande Nazione!”.
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