Nonna Ione, a 103 anni è la paziente più anziana operata all’omero
Una frattura all’omero, quaranta minuti in sala operatoria, un giorno e mezzo in terapia intensiva ed un lieto fine.
Una storia da raccontare, soprattutto se la protagonista dell’impresa medica ha 103 anni.
Classe 1920, Ione Grassi ha dedicato la sua vita all’insegnamento, formando generazioni di veneziani da Malamocco al centro storico.
Madre, nonna e bisnonna, per i familiari è da sempre una donna «vitale e vivace», con una longevità che attribuiscono ad una dieta sana e al cosiddetto «stress positivo»: un carattere determinato che l’ha sempre spinta a non arrendersi di fronte alle difficoltà.
Due lunedì fa, nella casa di riposo del Lido dove risiede, è caduta accidentalmente e trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso veneziano.
«L’arto appariva deformato e abbiamo capito subito che si trattava di una frattura di omero altamente scomposta», spiega il primario di Ortopedia dell’ospedale Civile di Venezia Marco Vigo, «non abbiamo avuto altra scelta che ricoverarla».
Il giorno seguente, con il supporto dell’ortogeriatra Michele Benvegnù, Vigo ha operato d’urgenza la paziente guidando la sua équipe assieme all’ortopedico Domenico Caminiti e all’anestesista Ezio Scattolin.
«Non potevamo lasciarla così, la frattura non si sarebbe mai assestata autonomamente», commenta, «l’avremmo condannata per il resto dei suoi giorni a dolori atroci al braccio ad ogni minimo movimento».
In accordo con la famiglia della paziente, gli specialisti hanno eseguito un intervento mini invasivo, utilizzando una particolare strumentazione per pazienti ad alta complessità.
«A 103 anni il corpo umano è fragile come il cristallo», prosegue, «abbiamo pesato ogni minimo gesto. Anche la sutura richiedeva attenzione: la pelle, a questa età, è delicatissima». L’intervento, durato quaranta minuti, è stato un successo.
Dopo un giorno e mezzo in terapia intensiva per monitorare il decorso post operatorio, Ione ha ripreso con sorprendente vitalità: parlava, sorrideva e mangiava autonomamente. Lunedì scorso le dimissioni.
«È la paziente più anziana che abbia mai operato», ammette Vigo, anche se quest’anno, al Civile, non sono mancati altri interventi su centenari: sette hanno riguardato femore o anca, due, come nel caso di Ione, l’omero.
Nella casa di riposo del Lido è tornata la serenità.
Ione può raccontare con orgoglio l’ennesimo ostacolo superato nella sua vita: a 103 anni si può affrontare anche una frattura ed uscirne illesi.