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Blatte e muffa nella casa in affitto, l’appello di una famiglia di Cordenons: «Aiutateci»

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Vivere tra infestazioni di insetti, infiltrazioni d’acqua, muffa. È una storia di Natale, ma al contrario, quella vissuta da una famiglia di Cordenons con figli minori (non vengono forniti dettagli che possano rendere riconoscibile la famiglia proprio per tutelarne l’identità): denuncia una situazione divenuta ormai insopportabile e, al tempo stesso, rivelatrice di una situazione di crescente crisi abitativa. Lo stesso Comune, attraverso i servizi sociali, è intervenuto a più riprese come intermediario tra proprietario e affittuario, attivandosi nel frattempo per tamponare una situazione di profondo disagio.

Il contrasto tra il colore e il calore di una Cordenons addobbata a festa per il Natale e la situazione che si trova all’interno dell’abitazione è evidente: il tepore, dentro quelle mura, è ben poco; il colore è, in alcune zone, coperto da grandi chiazze d’umidità. Chi debba metterci mano, è la legge a stabilirlo alla luce di quel regolare contratto di affitto che tempo fa è stato firmato.

Ma il problema principale, quello che ha spinto la famiglia, già seguita dai Servizi sociali e supportata in questi mesi dall’associazione di difesa dei consumatori Adoc, a denunciare pubblicamente il suo disagio dopo averlo manifestato al proprietario dell’abitazione, è la presenza di numerosi insetti. Blatte germaniche annidate nel perlinato, termiti che hanno divorato la cornice delle porte, insetti annidati nei cassetti e negli elettrodomestici. All’esterno sono visibili tracce lasciate dai topi.

Questo è il presente che la famiglia vive e che è stato segnalato nei mesi scorsi al Comune, che a sua volta si è attivato affinché Asfo potesse dare il suo parere sulla vicenda. Parere che, dopo un sopralluogo avvenuto quest’estate, ha ottenuto. I tecnici hanno preso atto della situazione e il Comune si è quindi mosso per far presente al proprietario la necessità di sanarla. Un’intimazione (con scadenza 22 novembre) che aveva come obiettivo la bonifica delle problematiche a favore di questa famiglia inserita nelle graduatorie per l’assegnazione di alloggi popolari. Ma l’elenco non scorre.

Lo sa bene l’assessore Silvia De Piero, che assicura pieno sostegno da parte del Comune. «In situazioni di emergenza – spiega – vengono individuate soluzioni alberghiere o residenziali. Se di lungo periodo, tendiamo a evitarle quando ci sono minori. Inoltre riscontriamo una certa difficoltà nel reperirle: non è l’unica famiglia che abbiamo in carico. Questa situazione dispiace, stiamo facendo il possibile».

Che fare, dunque, nel frattempo? Il proprietario ha ottenuto una proroga rispetto all’intimazione e ha avvisato la famiglia – seguita costantemente da Adoc – di un intervento di alcune ore nella mattina del 13 dicembre. Una settimana di attesa, con le ore che pesano come macigni.

«Non ce la facciamo più – si limita a commentare la famiglia – . Siamo stanchi di questa situazione».