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Декабрь
2024

Addio a Franco Comuzzi: Feletto Umberto piange la scomparsa del farmacista cortese

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Dottor gentiluomo: un titolo dato da studi, onorata carriera, l’altro affibbiato grazie al ricordo di quanti ora piangono la scomparsa di Franco Comuzzi, 89 anni. Per tutti, semplicemente, affettuosamente, il dottor Comuzzi: farmacista cortese, professionista per bene morto nella serata di martedì 3 dicembre in seguito all’aggravarsi di alcuni problemi di salute acuiti, nei giorni scorsi, da una caduta accidentale. Titolare dell’omonima farmacia, vera e propria istituzione a Feletto Umberto, da quasi cinquant’anni il dottor Comuzzi guidava l’attività di piazza Indipendenza con sensibilità, lungimiranza e competenza, doti queste riconosciutegli tanto dai colleghi quanto dai molti affezionati clienti.

Nativo di Rivignano, Comuzzi era cresciuto con la famiglia in quel di Milano, sbocciando anche attraverso le sessioni di allenamento spese tra le file delle giovanili del Milan, suo grande vanto sportivo. Laureatosi col massimo dei voti a Pavia con una tesi sperimentale sul diuretico idroclortiazide, nel 1966 era approdato a Feletto Umberto nelle vesti di farmacista collaboratore della farmacia che, due anni più tardi, lo stesso avrebbe rilevato assumendone la gestione.

«È stato un uomo di straordinaria umanità e dedizione – ci racconta il dottor Massimo D’Andrea, direttore della farmacia Comuzzi, al fianco del collega per 25 anni –, un farmacista a tutto tondo, un imprenditore illuminato che ha saputo creare non solo un luogo di cura ma anche un centro di solidarietà in cui ogni cliente si sentiva accolto e valorizzato». Un sorriso, gioviale, una parolina detta con cura, il rapporto col prossimo una delle principali leve che, fino all’ultimo, hanno spinto Comuzzi ad amare il proprio lavoro. La propria famiglia: «È stato un punto di riferimento, mi ha insegnato tantissime cose – racconta la figlia Clara –, fra queste l’importanza dello studio, del sapersi comportare. Era un uomo entusiasta, sempre pronto a imparare nuove cose, aspetto questo che ha saputo trasmettermi e riversare anche nel suo lavoro».

Genuino, «integerrimo», ricordato come tale dalla moglie Vilma: «Tutti gli volevano bene. Era sempre pronto ad aiutare gli altri, facendo il suo dovere, anche come cittadino». Sul piano politico. Lo descrive allora come uomo «di grandi qualità umane», il sindaco di Tavagnacco Giovanni Cucci: «Perdiamo una persona che ha dato tanto alla comunità, come vicesindaco e come assessore. Era apprezzato per le sue capacità di ascolto e di confronto, di mediazione. Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte mia, dell’amministrazione e di tutta la comunità». Al passo coi tempi, Comuzzi aveva sempre lavorato per rendere la sua una farmacia all’avanguardia: «Era una macchina da guerra – continua D’Andrea –. Una figura emblematica, fino alla fine. È stato per me come un padre, mi ha insegnato il mestiere: non lo dimenticherò mai. Lo stesso vale per i miei colleghi. Il funerale del dottor Comuzzi verrà celebrato venerdì 6 dicembre alle 11.30 nella chiesa parrocchiale di Feletto Umberto.