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Casa occupata, gli abusivi: «Non ce ne andiamo, qui siamo regolari»

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«Noi non abbiamo occupato niente, qui siamo regolari, andate via», intima una giovane donna di circa 30 anni che si sporge da una finestra dell’appartamento al secondo piano dello stabile in via Vigodarzere.

Si tratta dell’edificio che il proprietario aveva destinato ad affitti brevi turistici e che gli è stato occupato da una trentina di persone.

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Un’occupazione che va avanti dal 16 ottobre scorso. A osservare la scena, sempre affacciati da una finestra di quello che potrebbe essere un salone, anche due bambini, che la donna non si cura di nascondere.

L’alloggio adibito poche settimane fa dal proprietario a Bed&Breakfast con regolare contratto di affittanza breve e offerto su alcune piattaforme e siti on-line, è diventato un incubo per tutti: vicini e locatore.

Nell’ultimo mese e mezzo all’interno dei 70 metri quadrati, si sono alternate decine di persone, addirittura in alcuni giorni oltre 30 individui hanno soggiornato gratis.

Inutile la richiesta da parte del titolare di riavere indietro il bene. Anzi, è stato minacciato.

Ovviamente la denuncia da parte del proprietario è scattata subito, ma, sembra che nulla si possa fare per cacciare questi conduttori indesiderati che nel frattempo si sono allacciati alle utenze di alcuni vicini per rubare la corrente, visto che quelle pertinenti alla dimora sono state quasi tutte disdettate.

Lavatrici fatte in continuazione, feste, schiamazzi e intimidazioni sono all’ordine del giorno, i vicini sono terrorizzati.

Qualche giorno fa sono intervenuti anche dodici carabinieri chiamati per capire se uno sgombero era possibile, ma non c’è stato nulla da fare.

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«Hanno preso in giro anche loro», racconta il proprietario sconvolto da quello che sta vedendo e vivendo, «I bambini li hanno portati oggi, perché dopo il clamore mediatico, hanno capito che i minori potrebbero garantire a mie spese la loro permanenza. La legge questi personaggi la conoscono bene», ammette scorato il padrone di casa, che contava su una rendita per implementare la pensione e invece dovrà un domani sborsare oltre 50 mila euro, a tanto ammontano i danni già subiti.

«Spero che possa intervenire chi di dovere, perché solo tramite le istituzioni una soluzione forse la si può trovare. L’azione delle forze dell’ordine è stata encomiabile, ma anche loro non possono fare nulla. Tra l’altro questi soggetti sono pericolosi e non sappiamo davvero più come muoverci. Temiamo anche per chi vive negli appartamenti vicini. L’altra sera hanno probabilmente fatto fuoco in una delle stanze, c’era un forte odore di fumo, credo abbiano cercato di scaldarsi, visto che abbiamo staccato il gas. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco, per fortuna nulla di grave; ma c’è il rischio che diano fuoco alla casa. Lunedì sarà disattivata un’altra utenza», conclude il padrone che aggiunge: «Sono davvero dispiaciuto per le persone che vivono in quello stabile. Pensavo con la locazione breve o turistica di non andare incontro a problematiche e invece mi sono ritrovato in un incubo senza fine».

«Auspico che le istituzioni si muovano quanto prima, perché ho capito che non c’è altra scelta. Bisogna offrire un’alternativa, un posto dove portarli, perché altrimenti non se ne esce», racconta un giovane che vive in quel palazzo e che spera in una soluzione pacifica e veloce.

«La paura è alle stelle, nessuno dorme la notte, perché è un continuo viavai di gente, di personaggi inquietanti», racconta un uomo che risiede nel medesimo palazzo.

«Ho iniziato a prendere dei calmanti perché sono in uno stato di agitazione troppo grande, vivo con il terrore che la casa possa prendere fuoco; anche perché questa gente continua a mettere le mani sui contatori per rubare la corrente, generando allacciamenti posticci e cavi volanti», aggiunge un uomo di mezza età che con il fratello vive questa situazione decisamente pesante, che sembra non avere una fine imminente.

«È una condizione grave quella che subiamo, assisto i miei familiari, ho paura per me e mio fratello, ho denunciato anch’io», ammette un altro signore visibilmente commosso.

Gli abusivi accolgono gente a tutte le ore e questo disturba costantemente la vita degli altri inquilini, che vorrebbero vivere una quotidianità regolare, senza doversi preoccupare di incontrare un brutto ceffo o di avere la casa a rischio di incendio.

«Tra l’altro questa situazione ci impedisce di vendere le nostre abitazioni e ha compromesso il valore dei nostri appartamenti. Facciamo appello al sindaco di Padova e all’assessore competente», concordano i residenti.