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Case agevolate per i dipendenti: accordo tra l’Aler e il San Matteo

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PAVIA. Appartamenti a prezzo calmierato per i dipendenti del San Matteo, già residenti a Pavia o arrivati per lavoro: si parte con 27 alloggi già pronti o da ristrutturare in cambio di uno sconto sull’affitto, nella città dove i prezzi continuano a salire come la domanda di case. Questa la convenzione appena stipulata dall’ospedale con Aler Pavia-Lodi, l’ente regionale per l’edilizia residenziale.

«È una delle prime sperimentazioni di questo tipo che attiviamo in Lombardia» dice Luca Baccaro, direttore generale di Aler Pavia-Lodi. Lo scopo è duplice: abbattere la quota di alloggi sfitti offrendoli come forma di sostegno aziendale ai dipendenti del policlinico, intenzionato ad avviare alcune strategie di miglioramento delle condizioni lavorative del personale, dopo i malumori espressi dai sindacati negli ultimi mesi. «È un primo esperimento, pensato anche per gli operatori che arrivano da altre Regioni dopo aver vinto il concorso e che, se lo vorranno, potranno fare richiesta per una casa a prezzo calmierato» afferma Alessandro Venturi, presidente del policlinico San Matteo.

Pronti o da sistemare

I 27 appartamenti messi a disposizione da Aler variano per dimensioni, numero di stanze e condizioni di manutenzione. Alcuni saranno disponibili subito, altri richiedono alcuni interventi di manutenzione a carico dell’inquilino, che potrà recuperare le spese attraverso uno sconto sul canone di affitto. Il San Matteo userà i propri canali interni per informare il personale della convenzione, mentre la trattativa sul contratto sarà gestita in modo diretto tra Aler e il dipendente del policlinico, che potrà trasferirsi anche con la propria famiglia.

«Gli appartamenti spaziano dal monolocale al quadrilocale – prosegue Baccaro – ma in ogni caso, il canone di locazione richiesto sarà calmierato rispetto al prezzo di mercato. Sei appartamenti sono già pronti per essere affittati, mentre gli altri richiedono manutenzioni variabili da poche centinaia di euro a qualche migliaio, che l’inquilino può effettuare da sé scalando le spese di riqualificazione dall’affitto. È un vantaggio, soprattutto per i dipendenti che hanno intenzione di stipulare un contratto pluriennale».

La precisazione

Aler specifica: le case oggetto della convenzione non fanno parte di quelle date in affitto tramite le graduatorie per le persone in difficoltà abitativa: «Non togliamo nulla alla quota di appartamenti destinati all’edilizia popolare, dedicati a chi ha bisogno – prosegue Baccaro – si tratta in certi casi di alloggi sfitti da tempo, che in questo modo rimettiamo sul mercato assegnandole al personale del policlinico. Crediamo molto in questo progetto, caldeggiato dalla nostra presidente Monica Guarischi: auspichiamo sia l’inizio di una collaborazione tra i due enti». Il protocollo con Aler è stato approvato durante l’ultimo consiglio di amministrazione del policlinico: «In certi casi si tratta di appartamenti in zone prestigiose della città, come via Cardano o piazza San Pietro in Ciel d’Oro» aggiunge il presidente Venturi.

«Potenziare il welfare»

Stando al testo dell’accordo, l’obiettivo del policlinico è «sostenere un sistema di welfare pubblico finalizzato al soddisfacimento del fabbisogno abitativo primario del personale della Fondazione». Anche perché è in arrivo nuovo personale: entro Natale si concluderanno le selezioni per assumere 80 infermieri, così da tamponare le carenze nei reparti e aumentare il personale come accordato da Regione, che ha dato l’assenso all’incremento dei fabbisogni richiesto dal San Matteo. Al concorso si sono presentati 167 candidati, numero rilevante viste le difficoltà degli ospedali nell’assumere infermieri. Non è l’unica selezione: il policlinico ha bandito concorsi anche per ostetriche e tecnici di laboratorio. «L’obiettivo – conclude Venturi – è far sì che i dipendenti siano contenti di lavorare da noi».