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Ноябрь
2024

Il centrosinistra ha scelto: Moretti candidato sindaco di Monfalcone

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Certe candidature fanno dei giri immensi e poi ritornano. S’era ingarbugliata, nelle ultime settimane, la matassa rossa, ma poi, alla fine, è bastato tirare un filo dall’alto e, come per incanto, il groviglio s’è sciolto, così ora si può iniziare a imbastire il disegno per il prossimo voto amministrativo. Sarà Diego Moretti il candidato unico del centrosinistra (al netto delle decisioni finali dei sempre fibrillanti Progressisti, che però sono recentissimamente rientrati al tavolo delle trattative e dunque nel medesimo perimetro). Quanto si prefigurava la scorsa estate si concretizza. L’uomo capace di sussurrare ai cattolici e ai moderati parole di convincimento, tre volte consigliere regionale, già vicesindaco, si carica sulle spalle il peso del titano Atlante: espugnare la Rocca.

A scanso di equivoci: non c’è il sigillo dell’ufficialità. Entrambi gli aspiranti allo scranno più ambito del Municipio fanno melina e tengono la bocca appunto cucita con minuto ricamo. Enrico Bullian spiega solo che «la prossima settimana ci sarà forse qualche novità», ma prima di allora niet, e lo stesso Moretti cade giù dal pero: afferma di non saperne nulla. Fumo negli occhi, perché le interlocuzioni a porte chiuse tra i tre (formalmente) candidati – nella partita a scacchi c’è infatti anche il progressista Davide Strukelj, ma con ampio margine di distacco dagli altri due – sono in corso.

Le notizie vanno tuttavia date quando tutti ne sono messi debitamente al corrente, organismi di partito e civiche compresi. Invece mezza sillaba qua, nelle svariate telefonate di ieri, e mezza parola là, alla fine il quadro è affiorato. L’accordo – anche tra i livelli regionali: i civici di Massimo Morettuzzo da una parte e i democratici dall’altra con la segretaria Caterina Conti, che ha sempre lasciato carta bianca al circolo locale – pare si sia stretto. E Bullian, forse il candidato più temuto dall’eurodeputata Anna Cisint e i suoi (almeno stando alla vibrante reazione scatenata sull’audizione regionale del Piano Monfalcone, che ha avuto lui come bersaglio principale), farà un passo indietro. Restando però sempre al fianco del designato Moretti per supportarlo nella galoppata monfalconese, quando sarà definita la data delle urne, che gli addetti ai lavori sono propensi a ricondurre al 2025.

Un po’ come l’ex sindaco di Turriaco fece, a primavera, col pupillo Marco Fragiacomo, poi eletto sindaco a Staranzano. Strukelj, virtualmente il terzo competitor, ammette vi siano «varie ipotesi di scenario» sullo sfondo di «un clima sereno e un dialogo costruttivo»: gli incontri si susseguono, ristretti ai tre. Ma pure lui alla fine confessa di «non sapere come andrà a finire». E pazienza se i giochi, al netto di stravolgimenti, sembrano davvero chiusi. Lo confermano più fonti, autorevoli, a taccuini chiusi. L’imprimatur non arriverà prima della prossima settimana e nelle forme rituali. Per la Sinistra, che molto ha dialogato coi civici, parla il consigliere Alessandro Saullo: «Ci siamo dati un po’ di tempo, ma è evidente che qualcuno dovrà fare un passo indietro per far andare avanti la coalizione. Non so nient’altro a parte che i candidati si stanno confrontando tra loro. Un passaggio utile». Paolo Frisenna, vicesegretario del Pd, la vede infine così: «Il centrosinistra ha messo in campo i due migliori rappresentanti in circolazione. Si sta discutendo da tempo e so che entrambi possono spendersi per il bene di Monfalcone». Con quale ruolo, ormai, è stabilito.—