Il 65% dei reati è commesso da stranieri: i dati su Milano che la sinistra si ostina a negare
Gli stranieri a Milano sono il 20 per cento, ma rappresentano il 65% dei reati commessi in città: guai a dirlo, perché altrimenti si passa per intolleranti o xenofobi, facendo indignare il sindaco di Milano Beppe Sala e gli esponenti della sinistra. A Sala che minimizzava, ribadendo che la correlazione tra immigrazione incontrollata e criminalità non esiste, replica in queste ore il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
I dati sui criminali stranieri a Milano
“A Milano la situazione è attentamente monitorata e, a prescindere dai recenti accadimenti, nei prossimi due mesi arriveranno 600 nuove unità delle Forze dell’ordine”, scrive su X il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che aggiunge: “Resta il fatto che nel capoluogo il 65 per cento dei reati è commesso da cittadini stranieri. Un dato che evidenza con chiarezza come non sia per nulla sufficiente limitarsi a regolarizzare chi è entrato illegalmente nel nostro Paese. Chi pensa che l’integrazione passi solo attraverso il rilascio di un permesso di soggiorno si sbaglia”.
Chirico: “Bisogna guardare in faccia la realtà”
Dati che su cui si è soffermata anche Annalisa Chirico, la giornalista e conduttrice di Radio Rai osserva su X: “Il ministro Piantedosi fa sapere che a Milano il 65% dei reati è commesso da stranieri, sebbene gli immigrati residenti siano solo il 20%. Sono numeri allarmanti, come la piaga degli irregolari. Si può guardare in faccia la realtà o basta trincerarsi dietro le accuse di razzismo?”.
“I dati del ministro Piantedosi – scrive sui social il vicepremier e ministro Matteo Salvini – sono chiarissimi. Eppure per la sinistra è un non-problema, si cercano giustificazioni arrivando a falsificare la realtà. Guai a criticare il dogma dell’accoglienza indiscriminata a tutti i costi, guai a criticare ambienti in cui prospera la criminalità straniera nelle nostre città, guai a chi vuole applicare con durezza la legge per intervenire su una situazione sempre più insostenibile”.
Resta intalto alta l’attenzione sul quartiere Corvetto di Milano. Dopo le violente proteste di inizio settimana per la morte di Ramy Elgaml, il 19enne pregiudicato tunisino morto nella notte tra sabato e domenica scorsa mentre su uno scooter fuggiva dai carabinieri, questa sera a scendere in piazza sarà la Lega, che ha organizzato un flash mob alle 18 in piazza Ferrara, “per dire basta alla politica inutilmente buonista della sinistra milanese e del sindaco”.
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