Scienziato, imprenditore e comunicatore: è Guglielmo Marconi il precursore degli startupper
Sulla strada che i locali chiamano “la 108”, all’incrocio con la grande rotonda, una stele illuminata alta oltre 10 metri dedicata a Guglielmo Marconi regala il benvenuto nella cittadina diventata d’importanza fondamentale per gli esperimenti del premio Nobel: Golfo Aranci.
Il legame tra l’incantevole paesino gallurese e Marconi è sempre stato molto profondo. Nel 1930 viene aperta a Golfo Aranci la prima radio commerciale dell’isola e Guglielmo Marconi ne sovraintende i lavori fornendo tutte le attrezzature necessarie con la sua società situata in Inghilterra: la Marconi Company. Per mettere in pratica le proprie invenzioni, infatti, non trovando terreno fertile in Italia e approfittando delle origini irlandese della madre, il visionario bolognese riesce a trovare i fondi necessari per creare la propria impresa nel Regno Unito. Così, nel 1922, la Marconi Company si fonde con altre sei compagnie di telecomunicazione, dando vita alla BBC, il broadcast nazionale inglese.
Il rapporto tra Marconi e Golfo Aranci si solidifica definitivamente nel 1932, con il famoso esperimento di trasmissione a onde corte. L’esperimento parte dall’osservatorio di Rocca di Papa, e lo scienziato, spostandosi sempre più lontano dalla costa laziale con l’Elettra (il suo panfilo trasformato in vero e proprio laboratorio) riesce, tra il 10 e l’11 agosto, a sostenere i collegamenti a onde corte arrivando fino al promontorio di Capo Figari. Un’impresa mai realizzata prima.
Quest’anno ricorre il 150esimo anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi, uno dei personaggi probabilmente più influenti di tutta la storia moderna; ma spesso lo si ricorda solo con elementi celebrativi, omaggiandolo con busti o monumenti, senza farne emergere il vero talento e soprattutto l’attualissimo potenziale che ha oggi questa figura.
"Voleva sempre inseguire i propri sogni. Partì dalla soffitta dei bachi, l’alter ego di un garage della Silicon Valley. Guglielmo fu il primo ’startupper’ della storia. E conquistò il mondo”. Ecco le parole di Giulia Fortunato, presidente della Fondazione Marconi, che elevano il genio italiano a un livello decisamente più futuristico di come siamo forse abituati a vederlo oggi; sicuramente di come lo vedono le giovanissime generazioni.
Startupper, un aggettivo che oggi va molto di moda, e che racchiude in sé tutte le qualità di un grande innovatore. Marconi infatti era uno scienziato, un imprenditore e un eccezionale comunicatore.
“La dichiarazione della presidente rispecchia a pieno la nostra visione e il messaggio che vogliamo trasmettere ai giovani”, aggiunge Alessandra Feola, Presidente del Consiglio comunale di Golfo Aranci. “Guglielmo Marconi viene generalmente associato all’invenzione della radio, strumento che i giovani vedono ormai vecchio e superato; invece ci si dovrebbe concentrare sullo spirito che ti porta a fare qualcosa; Marconi è importante soprattutto perché ha saputo studiare e mettere in pratica un meccanismo. E l’ha commercializzato, grazie alle sue spiccatissime doti di comunicatore”.
Top Marketing manager diremmo oggi, sfoderando paroloni inglesi.
È l’unione di tutte le sue qualità che fa sì che oggi possa essere riscoperto, reinventato e reinterpretato in una chiave moderna e attualissima.
E chissà se chi riesce ad arrivare in cima a Capo Figari, dove c'è il vecchio caseggiato della Marina Militare (che riporta ormai scritte di turisti e innamorati) e la vista si erge fino alla Corsica , inviando una foto su whatsapp, sia consapevole che un primo germoglio di Internet, sia nato proprio lì , da un esperimento fatto su quel promontorio.
Nel dicembre 1932, in una conferenza, Marconi affermava: “Sono sicuro che la ricerca di nuovi campi di applicazione di queste onde elettriche, finora inutilizzate, porterà alla realizzazione di metodi e di apparecchi assai perfezionati.”
E chissà se Marconi stesso avrebbe mai potuto immaginare che meno di 100 anni più tardi, si sarebbe potuta inviare, in pochi secondi, una foto di quel panorama mozzafiato, in tutto il resto del mondo, grazie proprio a quegli apparecchi “assai perfezionati”.