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Ноябрь
2024

Foto hard con bandiera nazi al fidanzato

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Fotografata avvolta in una bandiera nazista. Quella rossa e con una svastica all’interno del cerchio bianco.

Non aveva molto altro addosso una ragazza e sarebbe stata immortalata con il telefonino da uno dei due partner con cui si era intrattenuta, per farla pagare o far ingelosire il fidanzato di origine balcanica.

Non si sa se, in quel momento, stesse riposando o sia stata presa alla sprovvista, ma non sapeva dell’esistenza di questo scatto, definito a tradimento.

Ne è venuta a conoscenza, quando è stato mandato su Whatsapp alla persona meno indicata: il suo stesso moroso. E non si può escludere che qualcun altro l’abbia visto.

La donna si sarebbe riconosciuta da un tatuaggio che ha sul corpo e anche l’uomo non ha avuto dubbi sul fatto che fosse lei. È un tattoo che aveva già visto. Una sorta di pezzo unico, che nessun altro avrebbe dovuto visionare.

Non sarebbero stati consumati reati al momento della scoperta, malgrado la sorpresa e poi anche il disappunto, di sicuro l’involontaria modella con il vessillo della Germania anni 30 e 40 è andata a presentare una querela per il reato che i carabinieri hanno individuato nelle interferenze illecite nella vita privata.

Una fattispecie che il Codice Penale punisce con una condanna da sei mesi a quattro anni di reclusione.

Gli imputati sono due e rispondono in concorso, difesi dall’avvocato Andrea Rui. La parte offesa, che nel processo sarà la prima a deporre davanti a giudice e pubblico ministero dovrebbe costituirsi parte civile con Anna Casciarri.

Sostiene di aver sofferto un danno, che sarà quantificato in sede di discussione finale. Si annuncia tutt’altro che irrilevante, visto il contesto intimo e inconfessabile in cui si sarebbero svolti i fatti.

Non per anticipare la strategia difensiva, ma la foto sarebbe stata scattata da uno dei due con il telefonino cellulare dell’altro, che in quel momento non c’era.

Secondo la sua versione, aveva fatto un salto a comprare le sigarette. Ma siccome il dispositivo era di sua proprietà, sono stati indagati e portati a processo entrambi. Non hanno scelto riti alternativi, preferendo affrontare il dibattimento, forse convinti di poterne uscire senza conseguenze penali.

L’udienza filtro è stata messa in calendario per il mese di maggio dell’anno prossimo ed è in quell’occasione che il giudice raccoglierà la liste dei testimoni da sentire. Non ce ne sono poi molti.

Oltre alla parte civile, i due imputati potranno sottoporsi all’esame oppure fare dichiarazioni spontanee e dovrebbe essere ascoltato anche il fidanzato della donna. La vicenda è delicatissima e investe aspetti molto intimi e privati, ma il processo sarà pubblico, a meno che la Procura della Repubblica non chieda che venga celebrato a porte chiuse. Tra le cose che bisognerà capire è se la foto esiste ancora oppure no.