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Cantoni chiede la revoca del presidente del consiglio comunale di Ivrea

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Ivrea

Una richiesta di revoca dal ruolo di presidente del consiglio comunale di Ivrea, ricoperto da Luca Spitale. È quanto preannunciato nella serata di lunedì 25 novembre dal consigliere di minoranza Andrea Cantoni, durante l’ennesima seduta caratterizzata da tensioni e polemiche. Tra le contestazioni che il consigliere di Fdi muove nei confronti del presidente, c’è quella di essersi dimostrato più volte parziale a favore della maggioranza nella gestione dei lavori dell’aula, con diversi interventi a titolo personali giudicati fuori luogo.

Altra contestazione riguarda invece il regolamento comunale che, secondo il consigliere Andrea Cantoni, sarebbe spesso stato applicato in maniera scorretta. In particolare, la goccia che ha fatto traboccare il vaso riguarda lo stralcio di un emendamento durante una discussa avvenuta nello stesso Consiglio.

«Non può essere il presidente del consiglio, dall’alto del suo ruolo, a stralciare un emendamento – commenta Cantoni –. Al massimo lo fa chi quell’emendamento l’ha proposto. Non si tratta solo di un caso isolato: sono state diverse le occasioni in cui il presidente Spitale non ha applicato il regolamento. Tempi non rispettati e non fatti rispettare, consiglieri di minoranza ai quali è stato impedito di esprimere un’intenzione di voto, non da ultimo lo stralcio dell’emendamento, gesto irrispettoso del consiglio stesso. Ci rendiamo conto che il presidente si trovi a ricoprire un ruolo di leadership di fronte ad alcune oggettive debolezze della maggioranza, ma non è tollerabile che questo venga fatto in maniera tanto spudorata e irrispettosa del dibattito consigliare».

Ora però Cantoni dovrà trovare l’appoggio della minoranza compatta (o sperare nel sostegno di qualcuno in maggioranza) per presentare la richiesta di revoca: sarà necessaria infatti la firma di 6 consiglieri perché il documento finisca all’ordine del giorno. Il punto sarà poi discusso dopo un minimo di 20 giorni e prima di un massimo di 60 dalla presentazione della richiesta di revoca.

«Si tratta di un uso totalmente mediatico di questo strumento – contesta invece Luca Spitale –. Mi si contesta di non seguire il regolamento, quando invece l’ho sempre seguito in maniera precisa: non ho mai impedito a nessuno di esprimersi, semplicemente ho chiesto di terminare gli interventi nei tempi previsti dal regolamento. Non solo: poco tempo fa si è tenuta la riunione della commissione controllo e garanzia, richiesta dalla minoranza, dove si è parlato anche della gestione dei tempi di intervento. Durante l’ultimo Consiglio ho infatti voluto lasciare spazio a qualsiasi risposta, ponendo limiti di tempo molto ampi. Il risultato? Un Consiglio che poteva finire in poco tempo, perché non vi erano molti punti da trattare, è durato sette ore».