Aumenta l’indennità del 40% per i consiglieri comunali di Trieste
Nelle previsioni di bilancio 2025-2027 avranno un peso anche le maggiori indennità dei consiglieri comunali e dei gettoni di presenza per gli eletti nelle circoscrizioni, con un aumento di paga previsto del 40% per i primi e di circa 45 euro a presenza per i secondi.
Provvedimenti attivi da subito
I due provvedimenti, approvati lunedì sera dal Consiglio comunale, sono eseguibili fin da subito, adeguando così i corrispettivi di funzione e presenza di consiglieri comunali e circoscrizionali in proporzione all’aumento già percepito da sindaco e assessori a seguito della misura regionale di luglio scorso. Viene così a completarsi anche a Trieste la riforma delle indennità delle amministrazioni locali delle Regioni, già varata in era Draghi.
L’aumento proposto da Panteca
Nel caso dei consiglieri comunali, l’aumento, approvato su delibera del presidente del Consiglio comunale Francesco Panteca (il centrosinistra non ha partecipato al voto), non dipenderà dalle effettive presenze in aula, ma riguarderà il compenso fisso attualmente percepito da ogni eletto.
Va infatti ricordato che fino a qualche anno fa i consiglieri percepivano un “gettone” di circa 104 euro lordi a seduta (commissioni facoltative comprese). L’indennità di funzione, introdotta nel 2019, fissava invece un tetto massimo da ripartire per l’intera aula, che verrà ora incrementato da 587 mila a 796 mila euro l’anno. In questo modo il compenso percepito dal singolo consigliere salirà di circa il 40%, da 1.223 euro a circa 1.700 euro lordi al mese. Da questa indennità continueranno a essere decurtate delle piccole penalità per ogni assenza, salvo esclusivamente – come proposto dal consigliere di Forza Italia Lorenzo Giorgi – nel caso di assenze giustificate da motivi di salute (malattia o visite mediche). Non è mancato il dibattito. «Permettere a tutti, a prescindere dalle condizioni economiche, lavorative e di vita, di partecipare alla vita politica è una cosa seria, affrontarla come fatto dalla maggioranza è completamente sbagliato», annota Riccardo Laterza di Adesso Trieste, valutando la misura «immorale» e «inopportuna» in un contesto nazionale che negli ultimi anni ha invece visto un generale calo degli stipendi dei cittadini
Il compenso dei Consiglieri circoscrizionali
Meno discusso è stato l’adeguamento delle (più modeste) indennità percepite dai consiglieri circoscrizionali, che verranno aumentate di una quarantina di euro a seduta. A differenza dei consiglieri comunali, la retribuzione degli eletti nei parlamentini è ancora legata a un sistema di presenze. Fino a oggi ogni circoscrizionale riceveva infatti un “gettone” di presenza (unicamente per le sedute dei Consigli circoscrizionali, e non per le Commissioni) pari al 30% di quello che un consigliere comunale percepiva fino al 2019: quindi il 30% di 104 euro, pari a circa 31 euro lordi.
La misura, approvata su delibera dell’assessore Sandra Savino (in questo caso all’unanimità), aumenta tale percentuale al 50% (e al 100% per i presidenti dei parlamentini), che peraltro andrà calcolata non sui “vecchi gettoni” ma su quelli “aggiornati” che i consiglieri comunali percepirebbero (in proporzione) alla luce dell’attuale adeguamento (cifra calcolata in 150 euro). Facendo due calcoli, l’indennità di presenza per i circoscrizionali salirà a 75 euro, mentre per i presidenti delle circoscrizioni (che prima percepivano 104 euro a seduta), si arriva a una quota di 150 euro a presenza.—