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EFC | Oggi la ripresa. Con l’Udinese un punto per la salvezza

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Riprenderà oggi stesso il lavoro degli azzurri visto che si tornerà in campo sabato. Prossima tappa la trasferta di San Siro contro il Milan. Settimana corta quella a disposizione di D’Aversa, una settimana nella quale però si spera di poter iniziare a recuperare qualche elemento tra i non pochi che ancora sono ai box. Sicuramente dovrebbe crescere la condizione di Anjorin, ieri impiegato soltanto nella parte finale del match, cosi come quella di Esposito. Un Empoli, con ovviamente in testa il tecnico ex Parma, che però dimostra di saper supplire bene alle assenze, anche ieri chi è stato mandato in campo ha risposto presente. Magari qualcosina in più, come ammesso anche dallo stesso allenatore a fine gara, ci si poteva aspettare da chi è subentrato, ma questo non pregiudica una prova tutto sommato sufficiente. Quella di ieri con l’Udinese, partita terminata in parità sul punteggio di 1-1, è stata la classica gara in cui la posta è stata spartita equamente anche in relazione alla predominanza per frazione di gioco. Meglio sicuramente i nostri nel primo tempo, dove è arrivato il gol di Pellegri, senza dubbio meglio gli ospiti nella ripresa dove è arrivato il pari di Davis. Come detto la prestazione complessiva della squadra è assolutamente sufficiente, si sono viste buone trame nello sviluppo (chiaramente relegate per lo più alla prima metà di gara) e si è vista la solita compattezza difensiva. Peccato per come è arrivato il gol del pari ospite, con quella palla inattiva sulla quale l’attaccante friulano ha staccato senza particolari ostacoli. Poteva però non essere facile reggere all’urto della maggiore fisicità da parte della squadra ieri in maglia gialla, ma dietro – come detto – si sono ancora una volta comportati bene. Formazione leggermente rimaneggiata quella mandata in campo nel primo minuto con un Cacace messo in una posizione non abituale per il neozelandese; la sua partita è stata però positiva, mancante forse di un pizzico più di “cattiveria” in qualche situazione ma facendo vedere buone cose. Si è ben distinto anche Henderson, messo stavolta nella posizione di regista, gara compatta ed attenta in fase di non possesso ma anche condita da alcuni suggerimenti interessanti. Ma a prendersi la scena in casa azzurra è ancora una volta quel Pietro Pellegri che sembra essere letteralmente rinato. Per l’ex Toro è arrivato il terzo gol consecutivo, un gol da vero attaccante in cui c’è sia il senso della posizione, l’equilibrio, la potenza e la precisione nel tiro. Anche se Colombo può aver fatto una gara più in ombra, questa coppia di attaccanti sembra funzionare bene. Certo, dovendo parlare di singoli, però una menzione (non certo la prima di stagione) deve per forza di cose andare verso Ismajli che gioca una partita monumentale. Ormai quasi non fa notizia, anzi la notizia è che su di lui ci siano con grande pressione squadre blasonate che già lo vorrebbero a gennaio, riguardo la partita di ieri ci sono almeno due chiusure che per bellezza ed importanza valgono dei gol. All’interno della gara, con relativa discussione nel post partita sponda friulana, c’è un episodio incriminato sul quale un tocco di braccio di Cacace nella nostra area sarebbe stato da considerare rigore; difficile essere totalmente in disaccordo con gli ospiti, ed a parti inverse forse avremmo alzato la voce anche noi, l’arbitro però fa giocare ed a noi va bene. Sicuramente spiace non essere riusciti a portare in fondo la gara con il vantaggio, ma il pari è risultato giusto per quanto visto in campo. Un punto oltretutto importante che continua a muovere la classifica e mette un mattoncino in più verso l’obiettivo della salvezza. Si poteva sperare in un secondo tempo un po’ più performante ma, viste anche le non poche difficoltà fisiche (anche di chi ha giocato) e visto il secondo tempo fatto dall’Udinese, può andar bene cosi. Spiace evidenziare un altro passaggio a vuoto di Solbakken che è sempre più la delusione di stagione, il norvegese ha delle responsabilità sul gol ospite e poi spreca un’azione offensiva nel finale di gara. Sedici punti in tredici gare, metà esatta della classifica. La stagione continua ad essere soddisfacente oltre ogni aspettativa della vigilia.

Con diversi assenti D’Aversa si inventa Cacace come mezzala, mentre davanti si affida al tandem formato da Pellegri e Colombo. Il primo quarto d’ora è bloccato e con pochissime azioni degne di nota. Il primo squillo è da parte di Colombo, che al 16′ nell’intento di crossare col destro disegna un tiro cross che scheggia la parte alta della traversa. Ben messo in campo, l’Empoli non concede nulla all’Udinese e cerca di far male in ripartenza, come al 22′ quando Cacace ha un’ottima chance per servire Gyasi, tutto solo a centro area, ma calcia debolmente in porta. Il neozelandese si fa però perdonare due minuti più tardi, quando dalla solita posizione decide stavolta di servire Pellegri, che dal limite dell’area si gira bene e con un destro preciso e angolato batte Okoye. La reazione dell’Udinese arriva al 33′ con Thauvin, ma Vasquez è attento e risponde presente andando giù a una grande velocità e intercettando il pallone. Il primo tempo si chiude con i friulani in avanti, ancora pericoloso Thauvin al 43′ con un tiro da centro area che però termina alto. Tornati dagli spogliatoi Runjaic butta dentro Zemura e Lucca per Giannetti e Kamara, D’Aversa che invece torna in campo col solito undici. Nonostante la maggior verve dell’Udinese, l’Empoli riesce a gestire bene il risultato rischiando poco e anzi, al 54′ sfiora il raddoppio ancora con una bella percussione sulla sinistra di Cacace, che va via al proprio marcatore e mette un cross forte e teso sul primo palo per Pellegri, anticipato all’ultimo da Karlstrom. Nello spicchio finale di gara l’Empoli cala, lasciando troppa iniziativa all’Udinese, che al 75′ trova il gol del definitivo pareggio con Davis, che su calcio d’angolo viene lasciato tutto solo e di testa buca Vasquez. Gli azzurri potrebbero avere un occasione interessante negli ultimi minuti ma Solbakken pasticcia e la palla che poi è calciata da Maleh si infrange sul muro giallo. Finisce 1-1, un pareggio che permette agli azzurri di mantenere un ottimo decimo posto in classifica con 16 punti, restando a -1 dall’Udinese.

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