Abusi e molestie sessuali, ginecologo scarcerato dovrà fare servizi sociali
È uscito dal carcere Francesco Accolla, il ginecologo dell’Usl 2 (difeso dall’avvocato Nava) arrestato lo scorso marzo dai carabinieri perché doveva scontare un cumulo di pene dopo che alcuni dei processi per violenza sessuale sulle pazienti erano passati in giudicato e le condanne erano diventate definitive. Cinque complessivamente i procedimenti penali a suo carico, due dei quali già arrivati a sentenza definitiva.
Il suo difensore ha infatti ottenuto dal tribunale di Sorveglianza il suo affidamento ai servizi sociali. Il ginecologo, dimessosi dall’Usl 2 tre anni fa dopo essere stato travolto dall’inchiesta della procura, ora lavora in un’azienda di un settore completamente diverso dalla medicina. L'ultima sentenza sfavorevole Accolla l'aveva ricevuta nell'ottobre scorso quando era stato condannato a sei mesi in continuazione con gli altri episodi.
Nel primo caso, il professionista, condannato in rito abbreviato a un anno di reclusione, doveva rispondere di una visita ginecologica avvenuta, nel novembre del 2018, all’ospedale di Castelfranco. Durante la visita, secondo quanto contestato dalla pubblica accusa, il medico avrebbe importunato una giovane paziente castellana (parte civile con l’avvocato Simone Guglielmin) poco più che ventenne con una manovra di stimolazione in palese contrasto con la prestazione sanitaria. A sollevare il caso fu proprio la denuncia che la paziente sporse 12 giorni dopo ai carabinieri della compagnia di Castelfranco.
A marzo 2020 la doccia fredda per il ginecologo, dopo una seconda denuncia, sporta da un’altra paziente visitata all’ospedale di Montebelluna. Una trentenne disse di essere stata pesantemente molestata dal ginecologo in due distinte visite nel gennaio del 2020. Dopo la seconda denuncia il medico fu arrestato con un ordine di custodia cautelare e posto ai domiciliari. Per il secondo episodio, Accolla è stato giudicato in rito abbreviato e condannato a due anni e sei mesi.