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Patente e tessera sanitaria digitale, come averle su IT-Wallet

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Dallo scorso 23 ottobre è stato attivato IT-Wallet, il portafoglio virtuale che rappresenta la soluzione scelta dall’Italia per archiviare la versione digitale di documenti e certificati sullo smartphone. Per averli sempre a portata di mano è stato stabilito di utilizzare una sezione dell’app IO, creata dall'Agenzia per l'Italia Digitale (Agid) per seguire la normativa dell’Unione Europea sull’identità digitale unica per tutti i cittadini del Vecchio Continente. Con quest’app e pochi passaggi è già possibile caricare i primi documenti personali, cioè la patente di guida, la tessera sanitaria e la Carta europea della disabilità. Non tutti possono farlo, però, perché il rilascio della funzionalità Documenti avviene in maniera graduale, con un progressivo incremento del numero di cittadini per cui il servizio sarà disponibile, sulla base di un criterio randomico. Dopo i primi 50.000 italiani che hanno potuto testare la novità proprio da fine ottobre, il 6 novembre scorso la platea ha toccato quota 250.000 persone, mentre il 30 novembre i documenti digitali saranno disponibili per un milione di persone. Dal 4 dicembre, infine, tutti gli utenti dell’app IO potranno fare lo stesso.

Come ottenere la versione digitale dei documenti personali

Vediamo, però, come fare a livello pratico per poter avere e utilizzare patente e tessera sanitaria all’interno del telefono. La prima mossa è scoprire se si ha già la disponibilità per caricare i documenti, quindi si deve scaricare o, per chi l’ha già fatto in precedenza, aggiornare l’app IO. Dopo aver aperto la stessa app, si accede tramite Spid (sistema pubblico di identità digitale) o Cie (carta d’identità elettronica) per la verifica delle proprie generalità; a quel punto la sezione tra le cinque che ci interessa è Portafoglio (la seconda da sinistra, in basso, dopo Messaggi e prima di Inquadra, Pagamenti e Servizi). All’interno della sezione Portafoglio, i cittadini selezionati trovano un box che può essere di due colori: grigio con la dicitura ‘novità in arrivo: i tuoi documenti su IO”, oppure colorato con il messaggio ‘novità: documenti su IO’. Nel primo caso bisogna attendere la prossima data del rilascio, nel secondo invece si può procedere per ottenere il formato virtuale del documento.








Il processo è molto semplice, veloce e chiaro grazie alle indicazioni fornite dall’app. Basta premere su ‘inizia’ per avviare una verifica dell’identità, sempre mediante Spid o Cie, per poi aggiungere al wallet il documento che interessa tra i tre citati sopra, che al momento sono gli unici da poter archiviare in modalità digitale. A quel punto vanno inserite le proprie generalità: nome, cognome, data di nascita e codice fiscale; dati che per avere la versione virtuale dei documenti vanno condivisi con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, fornitore pubblico di It-Wallet e responsabile del progetto insieme a PagoPa, cui spetta la gestione dell’app IO, e al Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Pochi minuti e arriva la notifica che il documento immateriale è disponibile nella sezione Portafoglio.

I vantaggi del documento digitale

I documenti caricati su IO hanno valore legale e la patente digitale è equivalente alla versione fisica, anche se nella prima fase può essere usata, solo in Italia, per mostrare l’abilitazione alle forze dell’ordine, in caso di controllo. Stesso discorso per la tessera sanitaria, con cui al momento si può soltanto accedere alle prestazioni fornite dal Servizio sanitario nazionale, mentre la carta europea della disabilità può essere già utilizzata allo stesso modo del documento fisico. In attesa di ampliare le modalità d’uso di patente e tessera sanitaria, è evidente che contare sulla versione digitale permette di avere maggiore tranquillità anche laddove si dimenticano a casa o altrove i documenti originali. Al di là di alcuni rallentamenti per questioni burocratiche, come avvenuto in più di un’occasione, l’iniziativa segna un passo avanti verso la digitalizzazione della società, aspetto determinante per lo sviluppo di un paese, su cui l’Italia è ancora indietro in diversi settori.