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Carnevale Ivrea, ultima possibilità per iscriversi ai Tuchini del Borghetto

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IVREA. E tre. Nel terzo venerdì consecutivo di iscrizioni aperte a tutti alla squadra degli aranceri dei Tuchini del Borghetto, i primi sono arrivati prima delle 11 di mattina. E pazienza se l’aria era piuttosto fredda e la sera prima aveva nevicato. Come già nei precedenti due venerdì, quando terminate le finestre di prelazione, si sono aperte le iscrizioni a tutti gli aspiranti a trascorrere il carnevale in divisa verderossa, per ingannare l'attesa della coda lunga alcune decine di metri, le persone hanno trascorso il tempo tra parole crociate, un sorso di fumante vin brulé, giocando a carte o portandosi sedia e pc per questioni di lavoro, studiando o facendo compiti o leggendo un libro per ingannare l’attesa. Decine di persone in fila per ore. Tutte unite da una grande passione per la battaglia delle arance e per la casacca verde rossa con il simbolo del corvo prima di tutto.

CIRCA 400

Per la cronaca, sono state poi circa quattrocento le persone che, entro la serata, sono riusciti a formalizzare l’iscrizione e, quindi, ad avere il posto assicurato in squadra per la battaglia delle arance 2025. Venerdì prossimo, quindi, salvo questioni particolari, sarà quindi l’ultima occasione per iscriversi ai Tuchini. Considerato che il numero è limitato e possono iscriversi al massimo 1.650 aranceri, restano a disposizione 200 toppe. Visto il ritmo mantenuto nelle iscrizioni, è quindi altamente probabile che il lavoro della segreteria per le iscrizioni si concluderà già venerdì prossimo con un sold out a più di tre mesi dalla battaglia delle arance, in programma domenica 2 marzo, lunedì 3 e martedì 4.

IVREA E NON SOLO

Gli aspiranti aranceri in coda sono arrivati da ogni parte del Piemonte. C’erano non solo studenti (molti con i libri di scuola e i compiti per ottimizzare il tempo), ma anche molti lavoratori che hanno chiesto una mezza giornata di ferie sfidando anche il freddo intenso dalle primissime ore del pomeriggio per poter essere certi di riuscire a formalizzare l’iscrizione e garantirsi un posto in battaglia al Borghetto. Filippo Caserio, 22 anni di Ivrea era al primo venerdì di fila: «Gli altri due venerdì mi hanno informato che c'era una coda chilometrica e mi hanno sconsigliato di venire. Speriamo che questo terzo venerdì sia quello giusto, anche se davanti ho tantissime persone. Ecco, questa immagine e questo clima di attesa fa capire meglio che cosa significhi per noi la partecipazione al Carnevale». Lorenzo Cardini, 19 anni, è di Ivrea: «Sono arrivato alle 15 ed ho già trovato una coda molto lunga, che non mi aspettavo. Sono dieci anni che tiro in questa squadra e non ho mai visto così tanta gente», ha sottolineato. Non solo da Ivrea, ma anche da Chivasso, come nel caso di Paolo Spada, 26 anni: «Se tiro con questi colori lo devo a un mio amico di calcio che mi ha convinto qualche anno fa. Dovevo venire lo scorso venerdì – ha raccontato – ma mi hanno sconsigliato di farlo perché non sarei riuscito ad iscrivermi, da quante persone c'erano in coda».

Tra chi in fila ingannava il tempo e si dedicava alla lettura c'era Matteo De Poi, 46 anni, di Omegna, comune nel Verbano-Cusio-Ossola, 125 chilometri da Ivrea: «Ho fatto un'ora e mezza di auto per venirmi a iscrivere, ma mi sa che il tempo d'attesa è più lungo di quello che ho impiegato ad arrivare in città, ma sono felice di stare qui ad aspettare. Ero già stato a Ivrea lo scorso anno e mi era piaciuto molto, quindi quest'anno si replica». Un habitué allo Storico carnevale di Ivrea e alla squadra dei Tuchini è Leonardo Brunero, 25 anni di Cossano Canavese: «Sono qua dalle 13.45 per il secondo venerdì consecutivo e spero sia la volta buona, così come mi auguro un carnevale come ai tempi passati, quando non c'erano ancora tutte questi restrizioni che rovinano questa manifestazione unica in tutto il mondo». È invece passata lo scorso anno dalla squadra degli Scacchi a quella dei Tuchini Giulia Fonte, 21 anni, di Pavone: «Questo è il mio secondo anno di tiro con questi colori e non pensavo ci fosse così tanta coda. Nei due precedenti venerdì non sono potuta venire, fortunatamente sono con le mie amiche e l'attesa passa più in fretta».

Fedelissimo invece dei Tuchini è Fabio Ponzetto, 33 anni di Orio Canavese, che ha affermato: «Mi avevano avvisato che ci sarebbe stata anche venerdì una coda lunga, ma spero di poter tirare sul ponte o comunque di far parte di questa festa, come faccio ininterrottamente da quindici anni». Per evitare ci sia il taglia fila, alcuni componenti del direttivo hanno chiesto i nomi ad una buona parte di chi era in coda, per evitare che all'ultimo qualcuno possa presentarsi e passare davanti. È quanto hanno affermato Virginia Pellerei e Giovanni Cottone, entrambi 27 anni di Ivrea: «Purtroppo si assiste anche a questo malcostume e per evitarlo ci hanno chiesto i nomi così sanno già chi è qua dalle prime ore del pomeriggio ad attendere impazientemente che arrivi l’ora delle iscrizioni e chi invece arriva nel tardo pomeriggio e facendo finta di niente passa davanti agli altri, sia per evitare la coda, e anche il disagio di restare al freddo, con le temperature che si fanno sempre più rigide con il passare delle ore. Questo è il nostro terzo venerdì che veniamo, la prima volta siamo arrivati alle 19, poi lo scorso venerdì alle 17 e ora alle 12.30. Questa è la volta buona, così ci hanno assicurato. Non vediamo l'ora arrivi sabato 1 marzo con la sfilata e l'uscita della Mugnaia, seguito poi da tre giorni di vera passione e divertimento, pardon di tiro. Ce lo saremo meritato».