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Il più ricco resta il sindaco Dipiazza, seguito da Pasino: ecco tutti i redditi del Consiglio comunale di Trieste

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«Nella professione, si lavora duramente e si raccolgono i frutti». Alberto Pasino commenta così il suo primato tra i redditi del Consiglio comunale. Il consigliere di Punto Franco, di professione avvocato, dichiara un reddito imponibile di 206 mila euro (riferiti all’anno di imposta 2023), che lo riconferma tra i più ricchi di piazza Unità.

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Il titolo di più danaroso, da più di vent’anni a questa parte, resta però a tutti gli effetti di Roberto Dipiazza. «L’unico dubbio che non ho mai, con tutti i sacrifici che ho fatto nella mia vita», commenta il primo cittadino, che blinda il primo posto in classifica ma deve accontentarsi di un imponibile di 280 mila euro, in netto calo rispetto ai 328 mila dell’anno precedente («Ho cambiato modo di calcolare le tasse. . .» , precisa Dipiazza).

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La consigliera (donna) più ricca è Nicole Matteoni, che chiude il primo anno da deputata di Fratelli d’Italia con 98 mila euro. Il meno facoltoso è Ugo Rossi di Insieme Liberi, che raddoppia il redditto dell’anno precede ma resta in fondo alla classifica con appena 12.322 euro. «Da quando mi sono esposto politicamente, ho perso tanti clienti», puntualizza l’esponente anti sistema, nella vita ingegnere civile. «E poi – aggiunge – la guerra giudiziaria che sto subendo mi ha penalizzato».

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In ottemperanza alle norme sulla trasparenza, ecco comparire sul sito del Comune di Trieste le situazioni reddituali e patrimoniali di tutti i consiglieri comunali, beneficiati di indennità mensili di 1.223 euro circa (cui vanno decurtate piccole penalità per ogni assenza in aula, tra i 60 e i 120 euro).

Le dichiarazioni sono quelle presentate nel 2024, ma le imposte si riferiscono al 2023. Si tratta del secondo anno pieno della quarta amministrazione Dipiazza, che non ha visto nuove nomine o giri di sedie, dunque le situazioni reddituali risultano sostanzialmente in linea a quelle dell’anno precedente.

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Reddito pressoché invariato per il puntofranchista Giorgio Sclip (55.171 euro), impiegato amministrativo in università, e i due dem Valentina Repini (53.800 euro) e Giovanni Barbo (32.470 euro). Luca Salvati del Pd dichiara 24.303 euro di imponile, come l’anno prima, ma il complessivo è più del doppio, pari a 58.533 euro: il dem, spiega, è impiegato alla Genertel, ma in parallelo si avvale anche di una «collaborazione con il settore dell’energia e del gas».

In pochi giocano in borsa, ma c’è chi corre al mattone (come Giorgia Kakovic di Adesso Trieste, che dichiara 31.646 euro e nel 2023 ha acquistato casa) e chi compra un posto auto (Mirko Martini di Idea Giuliana, 20.800 euro dichiarati).

Tornando ai piani alti, la classifica (escludendo sindaco e assessori) è aperta come anticipato dal puntofranchista Pasino, che dichiara 206.279 euro: quasi 60 mila in più rispetto all’anno prima. «Tutto merito della professione», precisa l’avvocato, anche perché la vecchia Lancia Phedra, venduta nel 2023, è stata data via a un pezzo davvero stracciato («aveva almeno trecento mila chilometri, ci ho portato la mia famiglia avanti e indietro per una vita, ma ormai le mie quattro figlie sono cresciute...», commenta).

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Il suo capogruppo, Paolo Altin, di professione commercialista, dichiara un reddito complessivo di 65.747 euro. In linea con le precedenti annate, fatta eccezione del 2022, chiuso in bellezza con 163 mila euro (centomila in più del 2023). «Quell’anno avevo concluso un bell’affare, ora siamo tornati all’ordinaria professione: talvolta più ricca, talvolta meno», sintetizza Altin, seguito a ruota dall’avvocato di Forza Italia Alberto Polacco, con reddito complessivo pari a 61.120 euro (diecimila in più dell’anno d’imposta precedente).

In seconda posizione, dietro Pasino c’è Nicole Matteoni, che nel 2023 dichiara 98.105 euro di reddito complessivo, accumulati con la sola attività da deputata: l’indennità è incompatibile con quella da consigliera (che non percepisce), e da dopo il successo alle elezioni la meloniana è in aspettativa dal suo impiego nel pubblico. Chiude il podio Francesco Russo: il dem rendiconta 93.681 euro, tutti frutto della sua carica di vicepresidente del Consiglio regionale.

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Largo alle donne con la forzista Angela Brandi (75.313 euro), la pentastellata Alessandra Richetti (48.238 euro), di professione tecnico informatica, poi la dem Rosanna Pucci (35.409 euro), nella vita insegnante. La vicepresidente dem del Consiglio Laura Famulari, impiegata in Tribunale, dichiara 79.155 euro e supera anche quest’anno il presidente dell’aula Francesco di Paola Panteca (59.740 euro). Annata positiva anche per l’avvocata leghista Cristina Maria Birolla, che nel 2023 presenta un reddito complessivo di 55.993 euro (l’anno precedente aveva dichiarato 38 mila euro).

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In calo, invece, il portafogli di Roberto Cason, capogruppo del neocostituito Idea Giuliana, che l’anno scorso risultava terzo con un imponile di 80.091, ma quest’anno dichiara 55.680 euro, scivolando a metà classifica. «Dopo trent’anni di professione come consulente del lavoro – spiega il civico – ho ritenuto opportuno ridurre il carico di lavoro e dedicarmi alla famiglia e alla didattica sportiva, come dirigente e istruttore di padel». —

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