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Violenza di genere, a Treviso crescono gli ammonimenti e le denunce

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Prevenire la violenza contro le donne, scoraggiandola sul nascere. Serve a questo la misura dell’ammonimento da parte del questore che, nell’ultimo anno, è stata adoperata come mai prima d’ora verso stalker e uomini violenti.

«A Treviso, gli ammonimenti del questore sono aumentati del 40% rispetto all’anno precedente, con un’incidenza fondamentale per la prevenzione di ulteriori condotte maltrattanti da parte del soggetto ammonito».

È quanto emerge dagli ultimi dati forniti dalla Questura, diretta da Alessandra Simone, in vista del 25 novembre con la ricorrenza della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

La protezione della vittima si abbina con la necessità di non lasciare nulla di intentato per scoraggiare e per riuscire a fermare i comportamenti molesti o pericolosi prima che degenerino in reati più gravi.

«L’ammonimento del questore, grazie alla sua snellezza e ai percorsi di rieducazione proposti all’ammonito, si presenta come strumento fondamentale per bloccare la violenza domestica nella sua fase embrionale, ed evitare che questa sfoci in gravi fatti di reato, come le lesioni, i maltrattamenti, o addirittura il femminicidio» spiegano dalla Questura, ricordando che si può ottenere l’ammonimento con una richiesta da parte della vittima o un’istanza avanzata dalle stesse forze dell’ordine, venute a conoscenza della problematica.

Per sensibilizzare sul tema e sugli strumenti a disposizione per affrontarlo, domenica e lunedì, l’ufficio mobile della polizia di Stato sarà presente in piazza dei Signori a Treviso con un’équipe di operatori specializzati della Questura per sensibilizzare i cittadini sul fenomeno della violenza di genere.

Sempre lunedì, alla Loggia dei Trecento, il questore Alessandra Simone, interverrà come relatrice a L’abbraccio che sbriciola la violenza, la mattinata organizzata da Confcommercio sul tema della prevenzione e del contrasto alla violenza sulle donne, con la presenza dei panificatori e la vendita della pagnotta solidale, il cui ricavato andrà a sostenere i centri antiviolenza dell’Ulss 2.

«Fortunatamente, grazie al costante impegno di tutti gli attori istituzionali che operano sul campo» aggiungono dalla Questura «negli ultimi anni sta crescendo il numero delle vittime che prende coscienza e si rivolge alla Polizia di Stato, la quale, grazie alle competenze di operatori specializzati e ai numerosi strumenti amministrativi, primo fra tutti l’ammonimento, offre supporto e restituisce fiducia a tante vittime di violenza».