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Per i lavori in corso Nigra a Ivrea non bastano 230mila euro, gli inquilini traslocano

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IVREA

L’impalcatura resterà ancora lì ad arrugginire per chissà quanto: ma i lavori al tetto e agli infissi delle case popolari sopra la ex Camera di commercio, non si faranno. Il Comune di Ivrea aveva messo a disposizione finanziamenti già nel 2016, aumentati poi nel 2023, per l’incapacità di Atc di assegnare i lavori a una ditta che li eseguisse.

È una storia che ha dell’incredibile quella dei quattro alloggi di corso Nigra 94, al piano di sopra della ex camera di commercio rimasta invenduta dopo le trattative con la farmacia Dora.

Si tratta di case comunali, gestite da Atc, per cui l’ente delle case popolari avrebbe dovuto soltanto bandire una gara d’appalto per i lavori. La prima giunta a metterci i soldi, nel 2016, era guidata dal sindaco Carlo Della Pepa.

Sulla base di un ulteriore progetto esecutivo del 2019, nel 2021 erano stati stanziati 193mila euro, ma i lavori non sono mai stati appaltati. Nel 2023 la giunta guidata dal sindaco Matteo Chiantore integra quello stanziamento portando l’importo complessivo a 230mila euro.

Nel luglio 2024, però, in seguito a ulteriori peggioramenti strutturali, Atc ha comunicato che sarebbero serviti altri 70mila euro.

«Dalla perizia assunta al nostro protocollo - scrive la giunta in una delibera - emerge un valore complessivo del fabbricato di 315.500 euro che, in caso di mancato ripristino dalla copertura, deve essere abbattuto di 55mila euro». La giunta ha dunque deliberato per l’immediata cessazione dei lavori.

«Senza mettere quei soldi - spiega la vice sindaca con delega alle Politiche sociali Patrizia Dal Santo - non avremmo fatto tutti i lavori di cui necessitava il palazzetto, ma solo una parte. Si spendevano tanti fondi comunali, ma non si risolveva il problema. Ci siamo chiesti, ma ne vale davvero la pena? Soprattutto perché abbiamo provato a vendere la parte di sotto, ma poi abbiamo capito che un’acquirente lo avremmo trovato, ma per tutto lo stabile. Quindi siamo rientrati in possesso dell’intera cifra, da destinare ad altro, e gli inquilini hanno avuto accesso ad alloggi sicuramente migliori di quello da cui venivano. Si tratta di tre nuclei, due singoli e uno da tre persone che stiamo sistemando in centro».

L’assessore Francesco Comotto ha la delega ai Lavori Pubblici. «Il rapporto con Atc - spiega Comotto - è una difficoltà talmente grande, anche nelle case di nostra proprietà, ma gestite da loro, per cui noi mettiamo i soldi e loro devono occuparsi solo delle gare, che stiamo cominciando a fare ragionamenti per sottrarre ad Atc la gestione di alcuni immobili e darli invece a delle cooperative, come la Tenda, che ne fanno un uso migliore».

D’altronde la vita in corso Nigra 94, sopra l’ex Camera di commercio, non è mai stata facile per gli inquilini. Una di loro ricorda che «in 13 anni che sono entrata non sono mai stati fatti interventi - spiega -. E le case erano già fatiscenti quando siamo entrati. Io e un’altra inquilina subito ci siamo attivate e abbiamo cominciato a far notare in Comune le infiltrazioni sul tetto. Il nostro tetto è pericoloso. E parliamo di un palazzo in centro città, vicino alla stazione, davanti alla fabbrica dai mattoni rossi. Se cade una tegola in testa a qualcuno, poi, chi paga?».