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I legali di Max Pezzali al Comune di Pavia: «Non date il San Siro a Mauro Repetto»

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PAVIA. Chi abbia ucciso l’Uomo Ragno non lo sapremo mai. Ma passando dalla fantasia alla realtà, ora sappiamo che gli 883, probabilmente, resteranno un ricordo degli anni Novanta. Lo scorso 6 novembre, infatti, gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza di San Siro a Mauro Repetto. Il particolare è emerso nel corso della conferenza dei capigruppo che, giovedì sera, ha invece assegnato il riconoscimento a Repetto. Sullo sfondo, una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto.

La lettera

Giovedì sera si dovevano “scremare” tra i 29 candidati i nomi di chi il 9 dicembre riceverà la benemerenza di San Siro per essersi distinto nella propria attività. Ai capigruppo, i rappresentanti dei gruppi politici presenti in Consiglio, è stata resa nota una lettera inviata al sindaco e per conoscenza alla giunta lo scorso 6 novembre.

Gli avvocati di uno studio legale milanese, che scrivono in nome di Massimo Pezzali spiegano che Repetto fece parte degli 883 per un breve periodo, per poi scegliere un’altra strada e lasciare il solo Pezzali a rappresentare il volto del gruppo autore di canzoni famose come “Nord sud ovest est” e “Come mai”. Sul nome della band, che venne registrato come marchio da una società di Claudio Cecchetto, la Fri, è in corso una causa davanti al tribunale di Milano, in quanto Pezzali rivendica la piena titolarità del segno 883. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Quindi - è la conclusione - premiare Repetto con una benemerenza in quanto ex componente degli 883 rischierebbe di spingere il pubblico a pensare che il nome della band non identifichi Max Pezzali. Gli avvocati citano anche una sorta di sondaggio dal quale risulterebbe che il pubblico associa il solo Max Pezzali al simbolo 883. La richiesta finale è che il Comune di Pavia rinunci ad assegnare la benemerenza di San Siro a Mauro Repetto in quanto ciò rischierebbe di interferire nella causa in corso tra il loro cliente, Max Pezzali, e il produttore Claudio Cecchetto.

Le ragioni di Pezzali

Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia.

Cosa sia accaduto alla lettura della missiva dei legali nel corso della conferenza dei capigruppo non si può sapere con certezza, dal momento che questo momento di discussione avviene - giustamente - a porte chiuse. Stando a quanto riferito in via informale, la maggior parte dei capigruppo avrebbe ritenuto di proseguire ugualmente. Accettare di non premiare Repetto avrebbe potuto costituire un precedente dagli esiti imprevedibili.

Inoltre il conferimento, sulla base di una candidatura che era stata avanzata dal consigliere comunale del Pd, Pietro Alongi anche sull’onda della fortunatissima fiction di Sky sugli 883, non dipende dall’iniziativa “privata” del sindaco, ma dalla decisione collegiale di un organo elettivo quale il Consiglio comunale.

D’altro canto avrebbe poco senso riconoscere il merito di Mauro Repetto prescindendo dalla sua storia e dalla partecipazione alla vita della band. Così il nome è stato inserito tra i dodici che, lunedì sera, verranno discussi a porte chiuse dallo stesso Consiglio. Per tradizione, l’assemblea ha sempre preso atto delle decisioni della conferenza dei capigruppo. Interpellato sul caso, il sindaco di Pavia ha preferito opporre un cortese “no comment”.