Tre piccole cose di buongusto dalla Mitteleuropa
A Vienna mancavo da qualche anno, a Praga (in foto) non ero mai venuto. Austria e Boemia sono regioni europee, oggi molto più simili all’Italia di quanto lo fossero un tempo. I souvenir di produzione orientale, le insegne delle farmacie multinazionali, Hard Rock Cafè e negozi griffati del lusso, distributori di cibo americano, sono gli stessi che trovi a Milano. Ma c’è anche qualcosa di diverso. Piccole cose che, secondo un poeta romantico ormai dimenticato, sono la parte migliore della vita di un brav’uomo. Piccoli, anonimi e non ricordati atti di gentilezza e amore.
A Vienna come a Praga, il tram è una risorsa straordinaria. Silenziosi, liberi di viaggiare senza veicoli che ne occupino le rotaie, accessibili quasi a raso, i tram del ring viennese come quelli che salgono al castello praghese offrono una bella esperienza di viaggio urbano. Le città senza tram sembrano sempre meno letterarie, meno poetiche e meno misteriose di quelle percorse dalle tramvie.
La differenza straordinaria rispetto a Milano dove vivo è un’altra. Non appena sale un vecchio, giovani e adulti si alzano subito a offrire un posto a sedere. E parecchi sono intenti a leggere un libro, spesso di carta; non automi imprigionati dallo schermo di uno smartphone.
A Vienna come a Praga, le strisce pedonali sono un luogo consacrato alla gentilezza. Al pedone basta avvicinarsi al passaggio pedonale perché i veicoli si fermino subito. Se fai un cenno di ringraziamento al guidatore, quello si stupisce. Non mancano le code a Vienna e Praga, il traffico è qualche volta caotico e spesso bloccato, ma nessuno occupa lo spazio delimitato dalle strisce.
A Milano, la probabilità che un veicolo si fermi per dare la precedenza al pedone in procinto di attraversare sulle strisce pedonali non supera il 25 percento: gli automobilisti gentili sono meno di uno su quattro. In Italia, auto e autotreni fermi in coda occupano le strisce pedonali anche davanti ai vigili urbani. Una consuetudine affatto normale. In qualche caso, dagli esiti tragici come ad Albisola, dove un tir in ripartenza investì e uccise una cara amica.
Un’altra diversità del paesaggio urbano che salta subito agli occhi è la diffusione capillare dei Cannabis Shop. Non fumo da molti anni e la mia esclusiva passione era stata l’Antico Toscano, ma sono convinto che la legalizzazione della cannabis leggera e della marjuana legale possano aiutare a combattere la criminalità organizzata. La fine del proibizionismo diede un duro colpo alle bande criminali degli Stati Uniti.
Non capisco nulla delle regole che pongono i limiti della leggerezza di cannabis e affini, ma percepisco che siano affatto diverse nelle diverse nazioni europee. Il limite del parametro THC vale il tre permille in Austria, l’un percento nella Repubblica Ceca, il due permille in Italia. La Ue che norma con precisione la lunghezza dei cefali pescabili e il diametro dei cetrioli da insalata potrebbe, con un atto di buongusto e gentilezza verso i suoi cittadini più giovani, stabilire direttive condivise, precise e uniformi anche in questo campo.
Salito sui tram di Vienna e Praga, ho rivissuto la passione infantile per questo mezzo gentile. Avevo meno di dieci anni quando mi misi alla guida di un tram UITE serie 900 in sosta al capolinea di Piazza Terralba, inseguito dal conduttore trafelato che m’inseguì urlando e poi mi bloccò in piena corsa. “Il nostro tram ha bisogno dei suoi cavi aerei, e i fili hanno bisogno di pali lunghi, nudi, in legno, con un paio di vasi di porcellana che fioriscono sul tetto, a scopo elettrico. La caricatura di un bucaneve” (Joseph Roth, The Hotel Years, 1939).
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