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Ноябрь
2024

Tyson tira un ceffone al suo avversario Paul prima ancora di salire sul ring (video). Il match stanotte in tv

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Un bel ceffone all’avversario, prima ancora di salire sul ring. Mike Tyson, a poche ore dal ritorno sul ring, a 58 anni e 19 dopo l’ultimo match, sta facendo parlare per il ceffone tirato a Jake Paul. Il noto youtuber e ormai anche boxeur, che ha deciso di sfidarlo in un evento show da sold out ad Arlington (Texas), che con ogni probabilità sarà il match più visto della storia della boxe.

È successo un secondo prima del face off e delle foto di rito, dopo la pesa. Un pestone, poi lo schiaffo che ha fatto il giro del mondo. Colpi di testa non nuovi per Mike, definito tempo addietro ‘The baddest man of the planet’. Il più cattivo di tutti. Stanotte, su Netlifx, alle 4, l’incontro più atteso degli ultimi anni.

Tyson e il ceffone a Paul

Tyson è così, ha abituato il suo pubblico a scatti del genere: prima del ceffone, c’era stato il morso. Lo schiaffo a Jake Paul è solo l’ultimo episodio della serie e rientra in parte nel trash talking che di solito avvolge eventi di questo tipo. Gli altri? Sono tanti, in passato hanno riempito le cronache e ancora oggi le prove vagano sul web. Normale per l’uomo che divenne trentotto anni fa – il 22 novembre del 1986 – il pugile più giovane a conquistare la cintura Wbc dei Massimi. Quel titolo mondiale vinto contro Trevor Berbick a 20 anni, 4 mesi e 22 giorni.

È successo un secondo prima del face off e delle foto di rito, dopo la pesa. Un pestone, poi lo schiaffo che ha fatto il giro del mondo. Colpi di testa non nuovi per Mike, definito tempo addietro ‘The baddest man of the planet’. Il più cattivo di tutti.

I colpi di testa del pugile americano

La storia più celebre, che ormai va a braccetto con il suo nome, riguarda il morso all’orecchio di Evander Holyfield. Era il 28 giugno 1997 e si combatteva a Las Vegas per il titolo dei Massmi Wba. Il fattaccio nel corso del secondo round, quando Mike appoggiò la testa accanto a quella dell’avversario, per morderlo al lobo dopo aver sputato il paradenti. L’arbitro fermo il match e il pubblico cominciò a inveire: lui si giustificò parlando di una precedente testata di Holyfield. “È stato scorretto”, la motivazione. Quello a Holyfield non fu l’unico morso della carriera di Tyson. Cinque anni dopo Las Vegas, nel 2002, Mike ne rifilò un altro alla gamba dell’inglese Lennox Lewis, prima di un incontro in un hotel di New York. Gli specialisti parlarono di una malattia nervosa, strane pulsioni da legare a un discorso psichiatrico. Iron Mike, dalla sua, si convertì all’Islam e poi urlò al mondo di essere rinato.

Il video di Tyson che sferra il ceffone a Paul

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