Rinoplastica killer, prima risposta dall’autopsia su Margaret Spada: stroncata da un arresto cardiaco
Morte per arresto cardiocircolatorio in un quadro ricollegabile a una sofferenza acuta, la cui origine dovrà essere accertata con esami istologici e tossicologici. E’ questo, a quanto si apprende, il primo risultato dell’autopsia, eseguita presso l’istituto di medicina legale di Tor Vergata, sul corpo di Margaret Spada, la ventiduenne originaria del siracusano, morta dopo un intervento di rinoplastica parziale in un centro medico della capitale. Gli esami tossicologici dovranno chiarire anche cosa sia stato somministrato alla ragazza prima e dopo il malore. All’autopsia, disposta dalla procura di Roma nel fascicolo che vede due medici del centro medico dove si era recata la ragazza indagati per omicidio colposo, hanno partecipato anche i consulenti di parte.
Il medico che operò Margaret Spada non era “idoneo”?
Uno dei titolari dello studio sequestrato dopo la morte di Margaret Spada, la 22enne morta dopo un intervento al naso, era privo di specializzazione e non poteva effettuare interventi di chirurgia estetica/plastica non a scopo ricostruttivo. E’ quanto sarebbe emerso da accertamenti amministrativi fatti nel 2023 per un’altra struttura sanitaria, una casa di cura nel Lazio. Secondo quanto si appende era stata comunicata ai Nas la non idoneità del medico in questione visto che per l’esercizio di attività specialistica ambulatoriale era invece necessario il titolo di specializzazione da parte del medico responsabile. La struttura in oggetto era risultata idonea per interventi di medicina estetica ma il medico invece non era in possesso dei titoli necessari.
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