9 Novembre, il “Giorno della Libertà”. Meloni: “La caduta del Muro è una lezione da non dimenticare”
Oggi celebriamo il “Giorno della libertà“, istituito con la legge n. 61 del 15 aprile 2005 dalla Repubblica italiana. È una giornata per ricordare l’abbattimento del Muro di Berlino, quel 9 novembre 1989 che segnò non solo la fine del comunismo sovietico ma il crollo definitivo di un’intera ideologia, soffocata sotto il peso della storia e della spinta incontenibile della libertà. Una libertà per cui, come scrive Giorgia Meloni su X, «valori che dobbiamo in ogni modo difendere e rivendicare sempre, per noi che abbiamo la fortuna di conoscerli e per tutte le popolazioni oppresse. Viva la libertà. Mai più totalitarismi»
Oggi celebriamo il «Giorno della libertà», istituito con la legge n. 61 del 15 aprile 2005 dalla Repubblica italiana. Una giornata per ricordare il crollo del Muro di Berlino, abbattuto il #9novembre 1989, e con esso la fine del comunismo sovietico e dei regimi del Novecento. Con… pic.twitter.com/9rN59oq2iC
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) November 9, 2024
Un muro grigio distrutto dal grido dei giovani europei
Nel silenzio che seguì i primi colpi contro quella muraglia di cemento, l’Europa e il mondo ascoltarono un sussurro che divenne presto un boato di speranza. «Gli occhi di due mondi che fino ad all’ora guardati con astio, tornavano a osservarsi pacificamente», ricorda oggi la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. «Si percepiva un senso di ritorno a casa, di speranza e di opportunità»racconta. Questo giorno non è solo un anniversario: «E’ il giorno per ricordare che la sola via perseguibile è quella dell’unità, perché è nella divisione che nascono e prosperano i conflitti».
La mente prigioniera del comunismo
Sberna ai giovani: “Non date mai per scontata la libertà”
«Regimi che avevano cancellato quei valori e quei diritti fondamentali che molto spesso oggi, tendiamo a dare per scontati ma che in realtà sono alla base della nostra quotidianità», così Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo in un discorso per i giovani e scritto proprio insieme ai giovani che la seguono ogni giorno nell’incarico a Bruxelles. Dunque, «democrazia, libertà e giustizia sociale non sono conquiste permanenti: sono valori che dobbiamo difendere quotidianamente attraverso l’impegno attivo di ciascuno di noi», continua Sberna, sottolineando come «i muri si possono abbattere, a patto che ci sia la volontà di farlo, e che ogni piccola azione può contribuire a costruire un futuro libero per tutti.
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