Jesolo Sand Nativity: una scultura per ricordare Giacomo Gobbato
La 22esima edizione dello Jesolo Sand Nativity, il celebre presepe di sabbia, ospiterà quest’anno una scultura speciale in memoria di Giacomo Gobbato, il giovane jesolano aggredito a morte lo scorso settembre mentre cercava di soccorrere una donna vittima di una rapina a Mestre.
L’opera, che raffigurerà la parabola del buon samaritano, sarà una delle 12 sculture del presepe, tutte ispirate ai temi di fratellanza, pace e dialogo presenti nell’enciclica Fratelli tutti, di Papa Francesco.
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Il buon samaritano è una figura simbolica di misericordia e compassione, pronta a prendersi cura degli altri senza giudicare e senza riserve, un ideale di generosità che ben rappresenta l’eroico gesto di Giacomo Gobbato.
L'aggressione che ha tolto la vita al 22enne ha scosso profondamente la comunità, ma ha anche messo in evidenza l’altruismo di un giovane disposto a rischiare la propria vita per aiutare chi ne aveva bisogno.
La scultura che lo ricorderà sarà un tributo alla sua generosità e al suo spirito di sacrificio, un gesto che ha un valore universale e che, come la parabola del buon samaritano, invita alla riflessione sulla compassione e sul valore della solidarietà verso il prossimo.
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Nei giorni scorsi, dopo l’installazione della tensostruttura e la compattazione della sabbia, sono iniziati i lavori di scolpitura delle opere da parte degli artisti, che dureranno ancora qualche settimana.
Il 29 novembre si terrà l’inaugurazione ufficiale dello Jesolo Sand Nativity, alla quale parteciperà monsignor Giacinto-Boulos Marcuzzo, vescovo ausiliare e vicario generale emerito del Patriarcato di Gerusalemme.