ru24.pro
World News
Ноябрь
2024

Alpinisti depistati da una corda: rimosso l’ostacolo in parete

0

È stata rimossa dai volontari del Cai di Domegge la corda abbandonata lungo il sentiero alpinistico del Cinquantesimo che sabato scorso aveva fatto perdere la retta via a due esperti alpinisti, tanto da richiedere l’intervento del soccorso alpino, rivelatosi peraltro complesso per la particolare conformazione dell’area. Un episodio sul quale è l’ex presidente (oggi vicepresidente) della sezione Cai di Domegge Gianfranco Valagussa a far luce.

«Quella corda ha generato confusione nella progressione dei due alpinisti, entrambi preparati e consapevoli», spiega Valagussa. «La stessa, infatti, posizionata per la sicurezza di escursionisti in transito, doveva essere ritirata da chi l’aveva predisposta. Questo non è successo. Anzi, la corda era stata abbandonata lì, da sconosciuti, dopo averla utilizzata per il loro passaggio. La corda lasciata in quel punto ed in quel modo ha indotto gli alpinisti a pensare di essere finiti sul percorso sbagliato tanto da tentare una complicata discesa lungo la parete sud del Cridola. Si tratta, e questo succede molte volte, di un eccesso di responsabilità senza tuttavia avere le conoscenze tecniche, pratiche e teoriche per effettuare questo tipo di interventi».

La rimozione da parte dei volontari della sezione Cai di Domegge si è resa necessaria alla luce dell’imminente stagione invernale e della posizione esposta a frequenti frane di sassi. La corda infatti, lasciata al suo posto, si sarebbe potuta rivelare un pericolo in primavera, alla ripresa del passaggio degli alpinisti.
L’intervento di una settimana fa del soccorso alpino di Centro Cadore aveva permesso di recuperare i due alpinisti, un trentino ed un padovano, che dopo essere saliti sulla cima del Cridola dalla Via dei Triestini, al momento di scendere percorrendo il sentiero si erano persi, “ingannati” dalla già citata corda che li aveva indotti a scendere invece che risalire (quest’ultima sarebbe stata la direzione corretta da percorrere).

La ricerca di un percorso alternativo era andata avanti fino al momento in cui erano stati sopraffatti dal buio. Alle 18.20 era scattato l’allarme che aveva richiesto l’intervento di una squadra del soccorso alpino che ad intuito aveva individuato la posizione dei due alpinisti fino a raggiungerli.

«La frequentazione della montagna impone alcune regole fondamentali che vengono spesso ignorate», ricorda Valagussa, «l’invito, indirizzato ai frequentatori della montagna a tutti i livelli, è quello di informarsi e prepararsi prima di affrontare anche le più semplici escursioni in ambiente. Il Club alpino, di cui sono componenti significative sia il soccorso alpino che le guide alpine, è da sempre a disposizione per qualsiasi richiesta riguardo le condizioni di sentieri e vie attrezzate o del materiale necessario per la progressione in sicurezza».