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Ноябрь
2024

Atti sessuali con l’allieva minorenne Istruttore di equitazione va in carcere

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In carcere l’insegnante di equitazione che si invaghì dell’allieva minorenne: nel 2022 fu condannato dal tribunale di Belluno a tre anni e dieci mesi con l’accusa di atti sessuali con minore. In questi giorni quella sentenza di primo grado è diventata definitiva e dunque, la squadra mobile della Questura giovedì ha dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla procura di Belluno. C.D.P., oggi cinquantenne, è stato rintracciato in provincia , dalla prima sezione della Mobile nonostante abbia trasferito altrove il suo domicilio.

La condanna è stata determinata nell’ambito di un procedimento penale le cui indagini erano state effettuate proprio dalla squadra nobile di Belluno sotto la direzione della procura della Repubblica: era il 2019 quando ci furono i primi segnali, i fatti contestati sarebbero durati dai sei ai sette mesi, da febbraio all’agosto 2019. Seguirono gli accertamenti della polizia. La situazione sarebbe maturata al maneggio nel quale la ragazza, all’epoca sedicenne, frequentava le lezioni: il centro ippico del Bellunese dove l’uomo era istruttore. Tra C.D.P. e allieva si era stretto un legame andato oltre l’insegnamento e quella che era iniziata come una semplice simpatia probabilmente si è trasformata in una storia in piena regola.

Avere rapporti intimi con una minorenne, però non è consentito: non ci fu violenza nel caso bellunese, questo va chiarito, altrimenti le accuse sarebbero state ben diverse nei confronti dell’istruttore. Ma per l’oggi 50enne bellunese, furono contestati i reati di atti sessuali con minore, aggravati proprio dal fatto che l’allieva minorenne gli era stata affidata in qualità di insegnante. A denunciare la situazione, furono i genitori della ragazza che si costituirono anche parte civile al processo. L’attività di indagine della Mobile, oggi coordinata dal dirigente Jacopo Ballarin, all’epoca permise di arrivare alla condanna dell’uomo: le ipotesi di reato puntualizzavano che, nella sua qualità di “insegnante di addestramento con cavalli” aveva avuto una relazione sentimentale con la sedicenne. C.D.P., inoltre, era in una posizione di preminenza e di autorità morale nei confronti della persona offesa alla quale impartiva lezioni e che gli era stata affidata dai genitori per motivi di insegnamento: di qui la contestazione di aver compiuto compiva con la sedicenne, atti sessuali «consistiti in rapporti sessuali completi, intrattenendo con la medesima una vera e propria relazione sentimentale».

Il 50enne all’epoca fu allontanato dal centro ippico del Bellunese nel quale insegnava andare a cavallo, e finì sotto processo: la sentenza di primo grado fu emessa a marzo del 2022 dal collegio del tribunale di Belluno presieduto dalla presidente Antonella Coniglio, a latere le giudici Angela Feletto e Cristina Cittolin. Gli furono concesse le attenuanti generiche, a latere si profilava anche un procedimento civile per richiesta di danni.

Oggi quella sentenza penale ha portato l’uomo in carcere. Anche se negli ultimi tempi aveva spostato la propria dimora in altra regione e non risiedeva più in provincia, C.D.P. è stato comunque localizzato in provincia dagli agenti della 1^ sezione della Mobile, che lo hanno trasferito alla Casa Circondariale di Baldenich.