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Ноябрь
2024

Reazione fuori controllo in partita: calciatore 29enne accusato di lesioni gravi

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Dal calcio giocato, il gioco più bello del mondo che appassiona milioni di italiani, alle aule di tribunale: il salto è un attimo. Capita quando si perdono le staffe, ma in questo caso la conseguenza è rappresentata da mesi di malattia, causati da un gesto del tutto gratuito e ingiustificato.

Sicuramente da condannare, sia dal punto di vista sportivo che umano. Mattia Piva, 29 anni di Sant’Angelo di Piove di Sacco, è stato rinviato a giudizio per lesioni personali gravi perché durante una partita di calcio del campionato di Terza Categoria, il 9 ottobre del 2022, mentre il gioco era fermo, ha sferrato un potente calcio ad un avversario, F.C., oggi 39enne, causandogli la frattura della tibia e del perone, che ha comportato una prognosi superiore ai 40 giorni, di quasi 6 mesi.

Il pubblico ministero Sergio Dini ha pure contestato l’aggravante dei futili motivi visto che Piva avrebbe reagito ad una precedente scorrettezza di quella che poi è diventata parte offesa.

L’imputato finirà di fronte al giudice Vincenzo Santoro il prossimo 11 marzo e proverà a difendersi. La partita, che dopo questo incidente venne interrotta e sospesa dall’arbitro, era Carpine 2016 Albignasego (dove militava la vittima) contro Vigonovo Tombelle (dove giocava Piva). Quest’ultimo, peraltro, in quella partita aveva rimediato tre giornate di squalifica per il fallo commesso su Piva, che dopo, reagendo proprio per quel fallo, gli aveva spezzato una gamba. La gara era stata interrotta al minuto 36’ del secondo tempo, sul risultato di 1-1 e poi recuperata successivamente. La giustizia sportiva, come detto, ha anticipato quella ordinaria. Piva è stato squalificato per due mesi.

Di seguito la motivazione del giudice: «Perché dopo avere subito un fallo a gioco fermo da un calciatore avversario reagiva colpendolo con un calcio di inusitata violenza al punto da procurargli visibilmente la frattura della gamba con fuoriuscita dell’osso dalla sua sede naturale».

In campo era arrivata l’ambulanza e il giocatore era stato portato all’ospedale. Il clima era diventato tale da spingere i capitani a chiedere l’interruzione della partita all’arbitro. Alcuni calciatori di fronte a quella scena non avevano trattenuto le lacrime. La vittima era stata portata d’urgenza nel reparto di Ortopedia e operato d’urgenza con una prognosi e riabilitazione di circa 6 mesi.

I dirigenti della società Vigonovo all’indomani dell’incidente avevano mandato una mail alla squadra avversaria dissociandosi dal comportamento del loro giocatore per il quale erano stati presi dei provvedimenti societari. Ora bisognerà capire la strategia difensiva dell’imputato, difeso dall’avvocato Jacopo Al Jundi. Potrebbero sfilare in aula i compagni di gioco.