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Ноябрь
2024

Runjaic chiede tempo: «All’Udinese abbiamo bisogno di recepire i giusti insegnamenti»

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È bastato ascoltare il lungo elogio rivolto all’Atalanta e i continui rimandi all’importanza di dare continuità al lavoro in cui si crede per capire che Kosta Runjaic sta chiedendo tempo, come se avesse percepito il pericolo di un rischio grandine sul suo vitigno ancora bisognoso di innesti. «L’Atalanta è un esempio da cui possiamo imparare, è sinonimo di continuità e loro mostrano come credere nelle proprie idee. Noi abbiamo bisogno di tempo e di trarre i giusti insegnamenti». Eccola qui la dichiarazione sibillina che sembra rivolta più alla società, piuttosto che ai giocatori, consapevole che in caso di una nuova sconfitta a Bergamo – sarebbe la terza consecutiva dopo Venezia e Juve – si potrebbe cominciare a mettere in discussione il suo lavoro, sebbene la classifica sarà comunque lusinghiera alla sosta.

Chissà, forse è anche per questo motivo che venerdì 8 novembre Runjaic si è portato anche oltre nei discorsi, annunciando cambiamenti importanti che saranno provati durante la sosta campionato. «Thauvin dietro a due punte con un 3-4-1-2? Sì, è sicuramente una possibilità. Al di là del modulo, noi vogliamo avere una base. È importante interiorizzare i principi di gioco e poi variare a seconda dell’avversario, usando sempre l’intensità che deve restare la stessa al di là del sistema di gioco. Durante la sosta proveremo altre soluzioni e vi sono altre possibilità come anche la catena difensiva a quattro. C’è ancora molto da fare e provare per migliorare passo dopo passo. Bisogna essere pronti ad affrontare questo sviluppo».

Difficile pensare che di tutte queste belle idee Runjaic non ne abbia parlato con la società. Ma c’è anche un fattore tempo che il tecnico tedesco ha messo in bella evidenza alla sua squadra, chiamata a fare i conti contro un’Atalanta smagliante. «Hanno fatto una partita straordinaria in Champions, con grande disciplina. È una squadra molto completa e sta attraversando un grande periodo di forma, perciò sappiamo bene cosa ci aspetterà. Dovremo cercare di resistere e rispondere al fuoco con il fuoco affrontando i duelli senza dimenticare i nostri principi di gioco, mantenendo l’ordine. Non ci vedo perdenti per forza».

Poi, eccolo scendere nei particolari, richieste specifiche dalle quali si può evincere il lavoro che Runjaic sta facendo sulla testa dei bianconeri, invitati a risolvere i problemi in campo anche in maniera autonoma. «Dobbiamo leggere meglio le partite e essere più intelligenti, evitando di fare gli errori commessi con la Juve. Credo che la nostra squadra sia abbastanza intelligente da capire quando non si è giocato bene e in quanto allenatore devo essere anche chiaro nella comunicazione perché non dobbiamo perdere la rotta. Ciò che mi ha disturbato con la Juve è che se qualcosa non funziona dobbiamo reagire con grande intensità e restare in partita. Quando non siamo concentrati e non facciamo le cose al cento per cento si perdono i duelli e le seconde palle. Bisogna resistere e anche adattarci a come si evolverà la partita. Siamo in una fase di crescita so molto bene cosa c’è da fare».