Treviso, la lite a scuola degenera: pugno in faccia al compagno
È nata come una litigata durante la lezione, è degenerata sfociando poi in una brutale aggressione in strada, con un violentissimo pugno al volto sferrato da un ragazzo a un suo compagno di corso. È successo ieri mattina in centro a Treviso tra via Pescatori e via Fiumicelli.
Sono intervenuti anche i carabinieri per rintracciare il giovane autore dell’aggressione, che dopo aver sferrato il pugno si è allontanato, lasciando il compagno sanguinante e con il volto tumefatto.
Scene di violenza ormai frequenti, purtroppo, in città. I due ragazzi frequentano un corso in un istituto privato che tiene le proprie lezioni in via Pescatori, vicino al supermercato Pam. Lo screzio è nato lì dentro per futili motivi, montati poi in insulti reciproci e infine nell’aggressione.
Attoniti e spaventati i testimoni, che si sono fatti da parte quando è scoppiata la scazzottata tra i due ai termini di urla e insulti in strada. Qualcuno ha chiamato il 112, poco dopo sono intervenuti i carabinieri che hanno cercato il giovane, fuggito verso i giardinetti, e poi sono saliti per raccogliere informazioni nella sede dell’istituto di formazione.
Un paio di docenti, scesi dopo il trambusto, si sono offerti di accompagnare in ospedale per accertamenti il ragazzo vittima dell’aggressione, che ha manifestato anche l’intenzione di sporgere denuncia.
«Scene bruttissime, di violenza pura, e nessuno chiamava le forze dell’ordine – dice una testimone dell’accaduto – ci siamo spaventati».
Episodi di violenza e microcriminalità, come detto, sono ormai purtroppo quotidiani o quasi, anche in centro. Spesso i protagonisti sono giovani, ragazzi che sembrano aver perso completamente il senso della misura. «Il disagio giovanile è una cosa con la quale purtroppo ci dobbiamo confrontare e dobbiamo utilizzare lo strumento della prevenzione – ha detto il questore di Treviso, Alessandra Simone, al suo insediamento qualche settimana fa – Io definisco prevenzione anche andare nelle scuole e parlare con i ragazzi».