Chiusura del punto nascita di Palmanova, anche il Consiglio di Stato respinge il ricorso del Comune
Nella scelta di istituire un unico punto nascita per il presidio ospedaliero “Palmanova-Latisana” posta in atto dalla Regione Fvg non è ravvisabile alcuna violazione del principio di programmazione in ambito sanitario, e, di conseguenza, alcuna violazione degli standard minimi dei livelli essenziali di assistenza (Lea) e delle prestazioni (Lep). Sono alcune delle ragioni che hanno convinto i magistrati del Consiglio di Stato a respingere il ricorso presentato dal Comune di Palmanova contro la Regione Fvg e l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (AsuFc).
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La sentenza, a firma di Franconiero, Davide Ponte, Sergio Zeuli, Carmelina Adesso e Laura Marzano, è stata pubblicata venerdì 8 novembre.
Il Comune della città stellata, dopo la bocciatura del Tar Fvg, ora deve incassare quella del Consiglio di Stato. L’ente pubblico contestava la scelta della giunta Fedriga di chiudere il punto nascita di Palmanova per riaprire quello di Latisana, scelta, a suo dire, non motivata dai numeri e non adeguata a garantire i livelli essenziali di assistenza e di sicurezza per i cittadini. Di parere opposto i giudici del Consiglio di Stato.