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Ноябрь
2024

Più zone 30, dossi e controlli a Gorizia: la Giunta adotta il Biciplan

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Ci siamo. La Giunta comunale, nella seduta di ieri mattina, ha deciso di adottare la proposta di Piano della mobilità ciclistica comunale (Biciplan) redatta dal progettista Daniele Orzan. A darne notizia è l’assessore comunale alla Mobilità e alla Polizia locale, Francesco Del Sordi.

Che fosse invocato da tutti non lo scopriamo certamente oggi. I ciclisti (che sono sempre di più in città) devono fare i conti con porzioni di piste ciclabili illogiche e, il più delle volte, scollegate fra loro. E i pedoni chiedono, giustamente, di esser tutelati. Ma il “Biciplan” ha imboccato l’ultimo rettilineo del suo percorso. Finalmente.

La mobilità

«Il Piano - spiega Del Sordi - completa la configurazione di un sistema della mobilità ciclistica diffusa attraverso l’individuazione di strategie, azioni e interventi sul territorio comunale, volti a creare le condizioni più idonee allo sviluppo della mobilità ciclistica. Delibera alla mano, le cose sostanziali sono tre: l’adozione del Biciplan appunto, l’attivazione della Vas (Valutazione ambientale strategica) e l’individuazione dei soggetti che dovranno esprimere il loro parere. L’adozione - rimarca l’assessore - è un passaggio importante perché, da qui, si partirà con tutta una serie di provvedimenti per mitigare la velocità perchè, a Gorizia, si corre troppo. Successivamente, il Piano della mobilità ciclistica comunale verrà portato in Consiglio per l’approvazione».

La ricognizione

Va anche rimarcato che la redazione del piano ha preso avvio dalla ricognizione dello stato di fatto della rete esistente e delle previsioni vigenti di piani o progetti in essere. Per la costruzione di un quadro ricognitivo completo sono stati coinvolti anche i Comuni di Nova Gorica e Šempeter Vrtojba e il Gruppo europeo di cooperazione territoriale GectGo.

La strategia anti-velocità

Il Biciplan prevede l’allestimento di nuove zone 30, ma non solo: verranno dislocati dossi anti-velocità e passaggi pedonali rialzati e dotati di illuminazione adeguata. Vien da sé che tutti quei tratti di ciclabili che “muoiono” avranno finalmente continuità, costruendo percorsi compiuti e logici.

Va detto che è già in atto una strategia attraverso la quale già si stanno realizzando piste ciclabili che non solo collegheranno la periferia al centro (vedi i percorsi tra l’Isonzo e via degli Scogli, che continueranno in viale XX Settembre e a Straccis) ma anche si raccorderanno con piste già esistenti o in fase di realizzazione che porteranno fino a Grado, da una parte, e risaliranno la Valle dell’Isonzo in territorio sloveno. —