Pallacanestro Trieste, Brooks: “Qui ho trovato nuove motivazioni”
Ha lasciato Venezia sposando con convinzione il progetto di una neopromossa e ripercorrendo il cammino che nel 2018 aveva già intrapreso Hrvoje Peric. Cercava un ambiente in grado di restituirgli motivazioni e passioni sopite, ha trovato una piazza che lo ha letteralmente riacceso facendolo diventare uno dei segreti neppure troppo nascosti di questa Pallacanestro Trieste che sta volando in classifica.
Scommessa rischiosa, quella di Jeff Brooks ma che sta pagando: sabato sera a Trento, sul parquet della It Quotidiano Arena, la formazione di Jamion Christian si gioca la chance di salire, almeno per ventiquattr'ore e in attesa del match tra Openjobmetis Varese - Segafredo Bologna, al comando della classifica del massimo campionato. Via da Venezia scegliendo una neopromossa. Poteva essere un passo indietro nella carriera e invece si trova a giocare una partita che mette in palio il primo posto in classifica.
Se lo aspettava alla vigilia della settima giornata?
«Mi aspettavo di arrivare in un posto dove avrei ricominciato a divertirmi con la pallacanestro: di questo ho parlato con Christian e Arcieri in estate. Qui ho ritrovato le mie motivazioni, il mio fuoco, la voglia di giocare. L’idea che fosse un passo indietro non mi preoccupava e i risultati parlano chiaro; lavorando con grande agonismo ogni giorno i risultati arrivano. Non vedo l’ora che sia sabato per scendere in campo, fare lo sport che amo e aiutare la mia squadra, il resto non mi interessa. Sono contrario alla narrazione secondo cui questo sia stato un passo indietro per la mia carriera: quello che mi interessava era sentirmi parte integrante di un progetto e qui mi sento esattamente così».
Oltre agli ottimi risultati, ciò che colpisce maggiormente di questa Trieste è l'impressione di una squadra che si diverte sul campo. Più che un team di professionisti pagati per giocare, sembrate un gruppo di amici. Ci conferma questa impressione?
«L’amicizia deve restare in secondo piano, in fondo siamo qui per fare il nostro lavoro. Tuttavia, quando trovi un gruppo di ragazzi, ognuno con le sue origini e la sua storia, che sanno apprezzare gli aspetti che li uniscono ma anche rispettare le differenze, si crea una situazione speciale. Noi l’abbiamo creata in un paio di settimane stando insieme, l’ambiente qui è speciale grazie ad un gruppo di persone speciali e questo ci dà un’energia diversa che vogliamo alimentare giorno per giorno».
Come avete vissuto la vittoria contro Varese e come state vivendo la vigilia di un match così importante come quello di Trento?
«Individualmente penso sia stata la partita più difficile per me in difesa, quei ragazzi mi attaccavano dal palleggio a tutta velocità. I miei compagni però mi hanno tenuto su col morale e mi hanno aiutato in campo, ed è quello di cui parlavo: ci spingiamo a vicenda e pretendiamo il massimo l’uno dall’altro. Sarà così anche sabato e poi vedremo quale sarà il risultato; siamo carichi per scendere in campo e fare lo sport che amiamo».
Cosa pensa della Dolomiti Energia? Conosce qualche loro giocatore?
«Gioco da tantissimi anni, quindi conosco quasi tutti tranne chi è al suo primo anno in Italia. Sono una buona squadra, giocano insieme e anche i nuovi hanno abbracciato la loro filosofia: giocare duro e con tanta energia. Sarà una bella partita, perché in un certo senso il nostro stile è lo stesso. Giochiamo duro, giochiamo insieme, ci sporchiamo le mani, andiamo a rimbalzo forte: sarà una vera battaglia. Sono primi per un motivo, anche loro fanno le cose nel modo giusto e penso che sia la ragione per cui sono al primo posto. Una bella sfida che vogliamo vincere».
A Treviso tanti triestini vi hanno seguito. Sarebbe importante avere un seguito numeroso anche sabato. Vuole dire qualcosa ai tifosi?
«Quando i tifosi vanno in trasferta bisogna considerare che per loro non è facile: le persone hanno un lavoro, la famiglia, una vita al di fuori del basket e quindi è una motivazione per dare ancora di più. Vogliamo che tornino a casa felici e soddisfatti dopo aver scelto di passare il loro tempo libero seguendoci in trasferta; Trento non è una trasferta vicina, ma sarebbe bellissimo vedere i nostri tifosi e ci darebbero grande energia. Siamo grati ai nostri tifosi perché dimostrano di apprezzare il modo in cui giochiamo ed è fantastico, sono felice di far parte di tutto questo». —
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