Tavolo in Regione sulla crisi Tirso a Muggia, la Cgil: «Fare chiarezza»
La crisi della fabbrica Tirso delle Noghere è in fase di attesa e, dopo l’emergere dell’interessamento al subentro della pordenonese Roncadin, la Cgil chiede chiarezza alle istituzioni.
Dopo la chiusura definitiva della produzione da parte del gruppo Fil Man Made, si è registrato il sondaggio dell’azienda specializzata nella produzione di pizze surgelate, ma per ora nessuna conferma ufficiale. Fabrizio Zacchigna, segretario provinciale Filctem Cgil, ha ribadito a Muggia, durante un incontro con la stampa, che «non ci sono novità. Anzi una ci sarebbe: venerdì (8 novembre ndr) abbiamo un incontro in Regione».
[[ge:gnn:ilpiccolo:14683136]]
Riguardo l’interesse di Roncadin, Zacchigna ha specificato che «la trattativa, ovviamente, è blindata. L’azienda deve valutare lo stabilimento per il quale c’è una procedura concorsuale, quindi occorre andare con i piedi di piombo e verificare quali saranno le modalità di vendita in modo che un domani non ci sia nessuna rivalsa nei confronti di chi vende. L’interesse sappiamo che c’è, la nostra preoccupazione è capire i tempi e le modalità, e capire se le 170 risorse saranno tutte – sono principalmente donne – ricollocabili. Ricordiamo anche che il core business di Roncadin è ben diverso da quello di Tirso».
[[ge:gnn:ilpiccolo:14681732]]
Venerdì mattina è previsto un tavolo in Regione con l’assessore al Lavoro Alessia Rosolen, che si è detta «preoccupata per le lavoratrici e per i lavoratori, con la Regione che, come per le altre crisi in questi ultimi anni, parliamo soprattutto di Wärtsilä e Flex, sta facendo tutto quello che è nelle sue possibilità e in tempi brevissimi. Tenuto conto che siamo agli inizi di novembre e Tirso ha comunicato che non avrebbe ripreso la produzione lo scorso 2 ottobre».
Il segretario provinciale della Cgil Massimo Marega ricorda che «quella della Tirso, ma anche quella della Flex, sono solo le ultime crisi industriali del territorio. L’agroalimentare è praticamente scomparso dalla scena produttiva. Sappiamo che la manifattura non dovrebbe produrre meno del 10% del pil della provincia invece, nel triestino, siamo ben sotto».
Intanto, era palpabile la preoccupazione delle tante operaie giunte in piazza della Repubblica a Muggia, davanti alla sala convegni. «Siamo molto preoccupate – dice l’operaia Monica Ceppi – abbiamo tra i 50 e i 60 anni, dopo aver lavorato anche trent’anni in un’industria tessile, sarà dura reinventarsi un lavoro. A ottobre ci è crollato il mondo addosso, avevamo la speranza che si andasse avanti. Insomma non abbiamo la sicurezza di lavorare gli ultimi anni prima di andare in pensione».
Sul tema interviene la senatrice dem Tatjana Rojc: «Siamo sbalorditi e pieni di amarezza per il disinteresse totale del governo verso gli appelli che si stanno lanciando per tentare di salvare la Tirso». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA