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Ноябрь
2024

Autista Apt morto nello schianto a Gorizia, i testimoni oculari: «Bus fuori controllo da Lucinico»

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È la Polizia locale di Gorizia ad occuparsi di fare luce sul tremendo incidente che è costato la vita al cinquantaduenne David Braida, autista dell’Apt, nel rione Madonnina.

Il malore è l’ipotesi largamente più accreditata anche se si stanno effettuando tutti gli approfondimenti del caso per ricostruire la dinamica esatta che ha portato la corriera Apt “planare” nel cortile di un complesso di abitazioni. Il comandante dei vigili urbani Marco Muzzatti fa sapere che si stanno visionando le immagini degli impianti di videosorveglianza privati (dispositivi della rete pubblica non ci sono), alla ricerca di qualche traccia utile a capire i frangenti antecedenti all’uscita di strada.

Ci sono anche dei testimoni oculari che avrebbero visto il mezzo, prima, travolgere un palo della fermata Apt davanti alla casa di riposo “Angelo Culot” di Lucinico, poi procedere sempre più a destra, saltando sul marciapiedi e, quindi, nel cortile sottostante del villaggio della Madonnina: questo a riprova che il malore avrebbe colpito il povero autista residente a Capriva del Friuli parecchi metri prima. «Essenziali, poi, saranno gli esiti dell’esame autoptico», osserva Muzzatti. Soltanto allora, quella del malore improvviso diventerà una certezza.

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Il pomeriggio e la serata di martedì sono stati campali perché il recupero del mezzo pesante è stato un’operazione comprensibilmente molto complessa, effettuata con l’ausilio di una gru speciale del soccorso stradale. Inoltre, i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare parecchio per mettere in sicurezza il mezzo che era alimentato a gas naturale liquefatto: si sono dovute adottare, cioé, delle accortezze e precauzioni che, in caso di alimentazione a benzina o gasolio, non sarebbero state necessarie.

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Nel frattempo, i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal hanno scritto una sorta di lettera aperta dedicata al povero David Braida. «Siamo tutti profondamente scioccati e addolorati, per una vera tragedia: David lascia dietro di sé un grande vuoto. Un autista esperto, un collega coscienzioso e serio, un amico, sempre pronto a dare una mano, cacciatore entusiasta. Mancava poco per raggiungere il traguardo di una vita dedicata al lavoro, quattro anni alla pensione, la vita lo portò a lavorare all’età di 15 anni nell’azienda vinicola Felluga, dopodiché ha ottenuto il lavoro presso la società Apt nel 1995», raccontano i sindacati che hanno raccolto le confidenze dei colleghi di David. Colleghi che hanno deciso, a causa di questo tragico evento, di non andare alla manifestazione di venerdì a Roma in sostegno dello sciopero nazionale di 24 ore, indetto per la stessa giornata dalle organizzazioni sindacali.

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«Un modo, questo, per esprimere il nostro dolore per la perdita di un carissimo collega, un amico, e formulare la nostra vicinanza ai suoi cari parenti: la madre, i fratelli Michele, anche lui dipendente dell’Azienda provinciale trasporti, Paolo e gli amatissimi nipoti di Braida ai quali era molto legato», hanno concluso i colleghi.

«Noi - chiudono i sindacati nella loro lettera aperta - esprimiamo la nostra vicinanza ai suoi cari e ci sentiamo onorati di aver conosciuto una persona come David. Grazie per ciò che hai saputo trasmettere ad ognuno di noi».