Udine, il Far East sbarca a Casa Cavazzini: tre mesi di mostra dedicata ai manga
Il Far East Film Festival “sbarca” a Casa Cavazzini grazie a un accordo stretto tra il Centro espressioni cinematografiche (Cec), che organizza la kermesse, e la Regione. L’amministrazione guidata da Massimiliano Fedriga ha infatti autorizzato la concessione di un contributo da 177 mila euro a favore, appunto, del Cec per l’organizzazione della mostra “Mondo Mizuki, mostra mitologica di Shigeru Mizuki” che aprirà i battenti il prossimo anno in via Cavour e durerà tre mesi. L’inaugurazione dell’esposizione è fissata ad aprile, in contemporanea con l’edizione 2025 del Far East Film Festival, e terminerà ad agosto.
Mizuki è un nome che, per gli amanti della cultura giapponese, fa automaticamente rima con la parola manga visto come sia quasi unanimamente considerato il più grande autore del genere del secolo scorso. Nato a Osaka, durante la seconda guerra mondiale viene arruolato e inviato a combattere gli Alleati nell’allora Nuova Birmania dove un bombardamento americano gli costa il braccio sinistro. Tornato in patria, al termine della guerra comincia, lui che era mancino, a disegnare con il destro specializzandosi in particolar modo sulle storie di yokai, cioè delle creature della mitologia giapponese, continuando a lavorare fino a poco tempo prima della sua scomparsa avvenuta nel 2015.
La mostra, su cui i vertici del Cec hanno lavorato anche in questi giorni in Giappone confrontandosi direttamente con gli eredi di Mizuki, metterà a disposizione del pubblico 200 opere originali del maestro nipponico, suddivise in quattro grandi isole tematiche. Nel corso del percorso espositivo, i visitatori potranno farsi un’idea concreta del contesto storico e culturale del Giappone degli ultimi ottant’anni, con particolare attenzione al periodo dell’immediato dopoguerra e al dramma personale vissuto dall’artista. «Una mostra sequenziale di questo tipo – spiega Mario Anzil, vicepresidente della Regione e assessore alla Cultura – rappresenta un’esposizione di primissimo livello per la città di Udine e per l’intero Friuli Venezia Giulia. Esiste, tra l’altro, una forte connessione tra la nostra regione e il Giappone che si concretizzerà in particolare il prossimo».
C’è, poi, il ruolo prettamente udinese. «Il Cec, grazie al prestigio e all’autorevolezza che ha ottenuto negli anni con il Far East Film Festival – conclude Anzil –, si dimostra ancora una volta come uno dei migliori ambasciatori della regione in estremo oriente. La proposta di questa esposizione lo conferma ulteriormente e l’assessorato alla Cultura è stato felice di concedere il finanziamento necessario alla sua realizzazione». Parole di apprezzamento, quelle di Anzil, che certificano come i rapporti tra Regione e Cec siano a dir poco buoni e anche migliori di quelli con palazzo D’Aronco. Una realtà, questa, dimostrata sia dai i contributi garantiti al festival sia da quelli a valere sul Cinema Centrale che il vicepresidente ha trattato direttamente con i vertici della società udinese. I fondi stanziati hanno consentito l’acquisto dell’immobile e l’avvio dei lavori di ristrutturazione il cui termine è fissato per l’autunno del prossimo anno.
«Voglio ringraziare, personalmente e anche a nome del Cec, la Regione e il vicepresidente Anzil – ha infatti chiosato Thomas Bertacche, coordinatore dell’ente – per il continuo appoggio e sostegno che stanno garantendo alla nostra attività».