La difesa vincente della Pallacanestro Trieste
È una vigilia carica di aspettative quella che sta vivendo la Pallacanestro Trieste in vista della prossima sfida di campionato. Contro la Dolomiti Energia, sabato 9 novembre a Trento, la formazione di coach Jamion Christian si gioca la possibilità di salire al primo posto in classifica. Squadra carica e pronta, motivata da uno staff tecnico che è indubbiamente tra i segreti di questo ottimo avvio di stagione. Un team di professionisti nel quale Francesco Taccetti, l’uomo nuovo arrivato all’inizio di questo campionato, sta dando un prezioso contributo.
«C’è una metodologia di lavoro molto chiara, molto moderna e americana – racconta Taccetti – in un certo senso ho trovato delle similitudini con quello che nella scorsa stagione avevamo cominciato a fare con Alessandro Magro a Brescia. Un contenitore unico nel corso della giornata all’interno del quale inseriamo tutto ciò che serve in preparazione alla partita: finito il lavoro i giocatori sono liberi e hanno l’intera giornata a disposizione. Per quanto riguarda la distribuzione dei compiti in palestra io mi occupo della parte difensiva. Prima di andare in campo faccio un’analisi specifica dell’avversaria, raccogliendo le informazioni da condividere con lo staff per decidere la tattica da seguire. Una volta fatto questo, sul campo si lavora in preparazione alla partita».
Proprio la difesa è stata l’osservata speciale della gara giocata e vinta domenica scorsa contro Varese. Reduce dai match contro Reggio Emilia e Treviso nei quali aveva subito rispettivamente 97 e 95 punti, Trieste ha lavorato per contenere il potenziale offensivo di un’avversaria che, pur priva di Mannion, era stata capace di abbattere contro Pistoia il muro dei 100 punti.
«Nelle ultime due partite – conferma Taccetti – pur non facendo grossi errori nell’esecuzione del piano partita, ci era mancata un po’ di attenzione su alcune situazioni che avevano aperto la strada a canestri facili. Ci abbiamo lavorato e devo dire che al termine del match di domenica contro Varese eravamo estremamente contenti. Ho fatto i complimenti ai ragazzi perché sono stati capaci di tenere Varese a 32 punti nel primo tempo e 53 al termine del terzo quarto. Alla fine hanno superato gli 80 punti ma gli ultimi tre-quattro minuti di partita non fanno gran testo perché eravamo già in pieno garbage time».
Una crescita difensiva che dovrà essere la base per cercare l’impresa su un campo difficile come quello di Trento. Sfida tanto dura quanto stimolante, che potrebbe rappresentare già un primo spartiacque di questa stagione. Vincere contro un’avversaria che, tra le mura amiche, ha appena demolito i campioni d’Italia dell’Armani Milano potrebbe dare a Trieste un’ulteriore spinta per acquisire consapevolezza in vista delle prossime sfide.
«È la classica partita che i giocatori non vedono l’ora di giocare – conclude Taccetti – e nella quale non serve lavorare sulle motivazioni perché vengono da sole. Che tipo di partita mi aspetto? Sia noi che Trento siamo due squadre in fiducia, che stanno ottenendo ottimi risultati coniugando ai punti in classifica anche la capacità di giocare una buona pallacanestro. Mi aspetto di conseguenza una bella partita, nella quale la prima squadra che sarà capace di mettere dei granellini di sabbia nei meccanismi dell’avversaria avrà le maggiori possibilità di portare a casa i due punti». —