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Ноябрь
2024

Sorveglianza nei musei civici di Trieste, appalto affidato al Cns

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Conclusa la gara d’appalto, il Comune ha appena affidato al Cns, il Consorzio nazionale servizi di Bologna, il servizio di sorveglianza, biglietteria, bookshop, accoglienza e assistenza al pubblico dei musei civici. Il Cns, che opererà attraverso le cooperative consorziate Guarnerio di Udine e Cristoforo di Pontassieve, in provincia di Firenze, si è imposto con un ampio margine sulle altre cinque concorrenti con l’offerta tecnica e un ribasso dell’1,25% sull’importo base della gara per la parte economica. L’impegno annuo del Comune è a questo punto di 6.338.933 euro, più Iva e oneri per la sicurezza.

Le anticipazioni trapelate nelle settimane scorse quindi trovano fondatezza. Ed è confermato che Euro&Promos – la spa che ha gestito il servizio negli ultimi tre anni e che lo sta ancora garantendo in deroga – sia, stando agli atti, fuori dai giochi. «Ora, ad appalto aggiudicato e con i verbali di gara pubblicati, valuteremo se presentare ricorso», si limita a commentare il responsabile commerciale di Euro&Promos, Luciano Facchini.

Alla nuova gara, indetta lo scorso luglio, si era arrivati dopo anni di tensioni per il trattamento economico riservato ai sessanta lavoratori impegnati, e definito dal capitolato dell’appalto precedente, che indicava di adottare il contratto “vigilanza privata e servizi fiduciari”. L’indignazione, anche della politica, per quelle paghe poco dignitose, aveva portato lo scorso anno a un accordo tra il Comune e Euro&Promos, con la spa che da allora ha applicato a sue spese il contratto “multiservizi”.

Alla gara hanno partecipato anche Dussmann Service-Aditus, la cooperativa Le Macchine Celibi – arrivate rispettivamente seconda e terza – le cooperative La Collina, Lase e Culture e lo Stabilimento triestino di sorveglianza e chiusura.

Nel corso della valutazione da parte della commissione, era stato rilevato come «gli oneri aziendali concernenti l’adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro indicati dalla prima classificata sono sensibilmente inferiori rispetto a quelli indicati dagli altri concorrenti ammessi». E su questo aspetto è stata avviata una verifica, chiedendo dei dettagli al Cns, oggetto poi di un approfondimento anche da parte del consulente del lavoro Franco Purini, che ha trovato «conformità» nei costi indicati.

Riguardo alla parte tecnica, scorrendo i verbali emergono le valutazioni sulle quali potrebbero appigliarsi eventuali ricorsi. Ad esempio, nel pesare la struttura organizzativa proposta dal Cns si parla di un organigramma «descritto con precisione: viene individuato nominativamente il referente dell’appalto e vengono elencati i suoi titoli di studio e le esperienze professionali».

Guardando invece la proposta di Euro&Promos, la commissione reputa che «la descrizione dell’organigramma e degli altri elementi oggetto di valutazione appare ridondante, limitandosi spesso a richiamare le prescrizioni del capitolato, e i ruoli non appaiono ben definiti».

In merito alla qualità del vestiario garantito ai dipendenti, per il Cns «ogni elemento costituente la divisa, che sia estiva o invernale, comprese le scarpe, sarà fornito in numero di tre pezzi», con cinque camicie e «il completamento della divisa invernale con la giacca, fornita in numero di tre». Invece Euro&Promos prevede «due o più divise estive e due o più divise invernali – si legge nel verbale di gara – mentre non vengono menzionate le scarpe».

Uno degli aspetti ai quali anche l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi teneva particolarmente, per far crescere il livello dell’accoglienza turistica e culturale in città, era quello della formazione del personale. Su questo punto, Euro&Promos «si limita a indicare la formazione media per dipendente», senza indicare i corsi specifici e gli enti formatori. Cosa che invece, stando sempre ai verbali della commissione, dettaglierebbe il consorzio vincitore dell’appalto. —

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