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Ноябрь
2024

Violenza di genere, Asl/To4 ripropone Radici del coraggio

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IVREA. Le radici del coraggio. È il titolo della rassegna promossa dall’Asl/To4 e arrivata alla terza edizione, che raccoglie tutte le iniziative sotto il cappello della Rete dell’azienda sanitaria contro la violenza di genere in occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Alla rassegna concorrono vari soggetti, dal corso di laurea in infermieristica, ai servizi sociali, Comuni e varie organizzazioni del terzo settore e club di servizio.

Alda Pastore è la referente dell’area ciclo di vita del servizio di psicologia degli adulti e si occupa della rete aziendale Asl/To4 contro la violenza di genere: «Sosteniamo, con questa rassegna, un modo di operare coinvolgente con tutte le realtà che, parallelamente alla nostra attività in Asl, si occupano di questa tematica, affrontata da diversi punti di vista. Ancora poco prima di questa conferenza stampa – ha sottolineato Pastore martedì mattina – ci sono arrivate richieste di inserire eventi nel programma. I momenti di sensibilizzazione sono davvero tanti e offrono interessanti spunti di riflessione sul tema per coinvolgere la cittadinanza, dalla metà di novembre a inizio dicembre». È indubbio che l’attenzione al tema è alta e molti sono coloro che cercano di dare il proprio contributo. A livello Asl/To4, negli ultimi due anni, si è lavorato su più fronti: «Uno è poco visibile e più operativo ed è stato stabilire un percorso terapeutico codificato e uniforme in tutte le aree dell’Asl/To4. Sono, di fatto, linee guida nazionali e regionali declinate nelle nostre realtà che periodicamente saranno verificate per garantire massima efficienza e qualità». Metodo e merito, quindi, di un fenomeno che ha numeri significativi. Pastore premette che «le finestre di accesso ai percorsi e ai servizi che si occupano di violenza di genere sono diversi», e l’Asl ha uno spaccato su quelli che avvengono attraverso il pronto soccorso e le attivazioni dei cosiddetti letti rosa. «I dati del 2023 – spiega – ci dicono che, nei nostri ospedali, ci sono in media quattro accessi settimana, complessivamente oltre 200 in un anno sull’intera Asl/To4». Sul 2023, la crescita è stata del 25%.

Impegno e continuità

Marcello Giove è il responsabile del servizio di psicologia degli adulti: «Dal mio insediamento a settembre 2020, in pieno periodo Covid, ho cercato di proseguire l’impegno già avviato sul tema della violenza di genere per dare continuità e uno sviluppo sempre maggiore di contrasto alla violenza. Da un lato, proseguiamo nelle iniziative cliniche, dall’altro nel sostenere la promozione di iniziative di sensibilizzazione sempre più presenti nella nostra comunità». Impegno, interesse, sensibilizzazione e associazioni del terzo settore fanno sì che si sia concretizzata e strutturata una rete sul territorio che dialoga, si confronta ed è attenta. Fabrizio Bogliatto, direttore del dipartimento materno infantile, è il referente della Rete aziendale Asl/To4 contro la violenza di genere: «Crediamo molto nella rete e nelle iniziative che possano avere continuità. Facciamo gli incontri con le ostetriche nelle scuole e il tema non è solo affrontare argomenti specifici, ma anche aprire dei canali di dialogo e intercettare il disagio. Abbiamo attivato anche progetti di psicologia in reparto a cui cerchiamo di dare continuità. Si tratta di iniziative importanti, di grande valenza per la sanità pubblica. Non dobbiamo solo occuparci di recuperare le liste di attesa, ma “fare cura”». E nel “fare cura”, il contrasto alla violenza è un asset. «Il programma che ruota attorno al 25 novembre – argomenta Bogliatto – è una sorta di epifania di un lavoro di tutto l’anno. C’è un obiettivo di agire in termini preventivi e di mettere insieme eventi di sensibilizzazione e, da parte nostra, incontri per addetti ai lavori per migliorare sempre il modo di agire». Diego Targhetta Dur dirige il Polo formativo Officina H e il corso di laurea in Infermieristica: «Nel corso di laurea abbiamo attivato da tempo diversi moduli formativi con numeri di ore predeterminati sul contrasto alla violenza di genere. Il fenomeno della violenza che attraversa i diversi corpi sociali sta dilagando in una sorta di insofferenza alla pubblica relazione sociale. Noi, come corso di laurea, abbiamo aderito in modo convinto a questo modello formativo. E auspichiamo che i professionisti adeguatamente formati possano intercettare e prendere in carico le situazioni».

Il programma

«L’evento di apertura della terza edizione della rassegna sarà il 21 novembre – dice Pastore illustrando il programma di una trentina di appuntamenti– e avrà appunto come focus la formazione dei futuri professionisti che frequentano il corso di laurea in Infermieristica. La giornata avrà come titolo Dialogo aperto – parole d’altro genere. Mappe sulla dignità con Monica Morini e Annamaria Gozzi, attrici del Teatro dell’Orsa di Reggio Emilia». Sempre la compagnia Teatro dell’Orsa sarà poi protagonista venerdì 22 novembre, alle 21, al teatro civico Giacosa, con lo spettacolo Nudi, le ombre della violenza sulle donne, di e con Bernardino Bonzani e Monica Morini. «Lo spettacolo – sottolinea Pastore – indaga la violenza all’interno della relazione di coppia. Un uomo e una donna si raccontano in scena per mettere a nudo la violenza sulle donne». Lo spettacolo sarà a ingresso libero.

Il tema del consenso

L’argomento è delicato e sarà oggetto di un convegno lunedì 25 novembre, al Polo formativo, dalle 9 alle 17. «Quest’anno parleremo del consenso nell’amore e nella cura in tutti i suoi significati – spiega Pastore –: medico legale, psicologico, cognitivo. Si parlerà di come si percepisce, su come influisce una situazione di stress acuto». Sulla carta, la definizione di consenso sembra semplice: l’approvazione volontaria e informata tra individui su un’idea, un’azione, una situazione specifica. Eppure, nella quotidianità, non sempre è così. E come è il consenso nella gestione sanitaria di una persona che abbia subito una qualsiasi forma di violenza? «Indagheremo il tema - prosegue Pastore – con psicologi, psicoterapeuti, ginecologi, medico legale, antropologa, artisti. Interverrà anche la marescialla Vittoria Buscema, coordinatrice delle fasce deboli della Procura di Ivrea.

Gli altri eventi

Il primo appuntamento delle iniziative collaterali del cartellone Le radici del coraggio è il 13 novembre con l’inaugurazione, promossa dall’Inner wheel club Cuorgnè e Canavese, della panchina viola alla scuola secondaria di primo grado. L’ultimo sarà l’8 dicembre, con Un albero contro la violenza nel giardino del palazzo comunale di San Maurizio, a cura de La rete delle donne.